San Benedetto, tre gradinate della tribuna saranno rimosse al Ballarin

San Benedetto, tre gradinate della tribuna saranno rimosse al Ballarin
SAN BENEDETTO - Addio alle tribune. Tre gradinate dell’ex stadio Ballarin andranno a scomparire da qui la modifica del Piano volumetrico che sabato andrà al vaglio...

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SAN BENEDETTO - Addio alle tribune. Tre gradinate dell’ex stadio Ballarin andranno a scomparire da qui la modifica del Piano volumetrico che sabato andrà al vaglio del consiglio comunale. Argomento affrontato dalla commissione lavori pubblici svoltasi ieri sera. Il neo dirigente ai lavori pubblici Mauro Bellucci ha proceduto a illustrare il progetto esecutivo del Ballarin di cui andrà in assise l’approvazione del Piano volumetrico, in quanto le cubature vanno a diminuire con l’abbattimento delle due curve nord e sud e della tribuna est mentre quella ovest era stata già demolita durante il mandato Piunti. 


Le demolizioni


Un elaborato che riguarda solo metà campo, visto che andrà a gara solo un comparto essendo a disposizione la cifra di 2.684.000 milioni di euro di cui 2,2 milioni per i lavori. Oltre alla demolizione delle tre gradinate è prevista la realizzazione del museo su San Benedetto, un pergolato e la predisposizione per i futuri pergolati oltre a vasche che verranno inseriti in una seconda fase. Ieri mattina l’ufficio ha proceduto a inviare il faldone del progetto alla ditta Servizi integrati all’ingegneria srl di Cagliari che effettuerà la verificazione. I tempi stringono visto che entro luglio i lavori dovranno essere assegnati, quindi è già partita la manifestazione di interesse a cui hanno risposto ben 86 ditte, provenienti da tutta Italia, di cui sono state selezionate 10 imprese che saranno invitate a partecipare alla gara in forma ristretta. Dopo l’illustrazione la consigliera Annalisa Marchegiani ha chiesto come tale piano del Ballarin si sposi con il Piano del porto in vigore e in particolare il terzo braccio.

La risposta

Ha risposto il responsabile unico del procedimento Nicola Antolini spiegando: «Quella del porto è un’ipotesi di esecuzione da ripianificare dal momento in cui si crea il capitolo di spesa per il terzo braccio. E’ solo un’indicazione non essendoci stata una variante al Piano regolatore». Da Da parte dei consiglieri è arrivata la richiesta di un chiarimento: se a oggi sono confermate le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Carisap per 450mila euro. Domanda a cui il vice sindaco Tonino Capriotti ha risposto: «Su quel finanziamento ci contiamo anche se ancora non è stato assegnato, ma in questa gara non vengono presi in considerazione». Fondazione che ha posto come condizione la condivisione del progetto.

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Corriere Adriatico