Gli espulsi dal Pd chiedono i danni, la replica del segretario: «Potevano dimettersi»

Gli espulsi dal Pd chiedono i danni, la replica del segretario: «Potevano dimettersi»
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SAN BENEDETTO -  Uno tsunami. Tanto è stato l’impatto avuto dalle cinque lettere di espulsione inviate dalla commissione provinciale di garanzia del Pd ad altrettanti iscritti. In risposta sono state annunciate richieste di risarcimento danni da parte di alcuni di loro e c’è una fronda del partito che prende le distanze da questa operazione. Mentre da parte della nuova amministrazione comunale si sta ancora lavorando alla composizione della giunta. 

 

 
Sarà l’avvocato Ermanno Consorti a richiedere il risarcimento danni per essere stato indicato come iscritto epurato dal proprio partito, provvedimento che tra l’altro sarebbe stato adottato senza passare attraverso riunioni ma quasi con un atto personale. Anche all’interno dello stesso partito c’è chi prende le distanze da un provvedimento simile, è il caso del segretario del circolo sud Alvaro Paolini che commenta: «Non posso che fare mio quel sentimento di sconcerto che tanti iscritti hanno espresso nell’apprendere dell’avvio della procedura di espulsione intentata dal Pd sambenedettese nei confronti di alcuni nostri compagni. Una mossa assolutamente non condivisa e insensata, che dimostra che la cosiddetta “dirigenza” locale e provinciale anziché mettersi in discussione dopo una sconfitta drammatica e tentare di aprire una nuova fase per il bene dell’intera comunità democratica, ha deciso di arroccarsi. Mi appello alla Commissione di garanzia, nella speranza che le sue scelte siano meno assurde di quelle di una dirigenza che farebbe meglio a cedere il passo».

Da parte dell’Unione il segretario Claudio Benigni spiega che non era a conoscenza delle lettere inviate e che per il momento si tratterebbe solo di audizioni. «Potevamo evitare di arrivare a questo punto – spiega Benigni – se questi 5 iscritti si fossero dimessi prima di approdare nel gruppo di Canducci così come hanno fatto Rosetti che non ha rinnovato la tessera e Morganti che ha rassegnato le dimissioni, non si è fatto altro che dare seguito allo statuto provinciale». 


Due, due, uno, uno, uno. Non è una nuova formazione di calcio ma la griglia delle nomine spettanti a ciascuna lista, su cui sta lavorando il sindaco Spazzafumo e che formalizzerà nelle prossime ore. L’ultima riunione si è svolta venerdì sera, a oggi gli assessori che sembrano sicuri sono Tonino Capriotti, Domenico Pellei, Lina Lazzari, Andrea Sanguigni, mentre per Eldo Fanini sarebbe pronta la poltrona da presidente del consiglio comunale. Un nodo da sciogliere è quello del capo di gabinetto, conteso tra Bruno Gabrielli, Stefano Gaetani e Giorgio De Vecchis. Circa le deleghe a Lazzari andrebbe la cultura ma forse l’esponente di Rinascita si aspettava l’urbanistica quindi è da vedere se accetterà. Intanto oggi Libera San Benedetto festeggerà la vittoria alla Rotonda Giorgini alle 17.30.

 

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Corriere Adriatico