L'erosione non si ferma a rischio la foce dell'Albula

L'assessore Sestri durante il sopralluogo di ieri
SAN BENEDETTO - Erosione, detriti, ristagno dell’acqua all’interno delle scogliere. Tre fattori negativi che si sviluppano lungo la costa. Le ultime mareggiate hanno mangiato...

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SAN BENEDETTO - Erosione, detriti, ristagno dell’acqua all’interno delle scogliere. Tre fattori negativi che si sviluppano lungo la costa. Le ultime mareggiate hanno mangiato ancora l’arenile, in particolare alla foce dell’Albula. Ieri l’assessore Leo Sestri e i tecnici dell’Ufficio Progettazione hanno svolto un sopralluogo, per valutare se sia il caso di mettere in campo un intervento d’emergenza che possa scongiurare ogni eventuale rischio. Per intervenire in quel punto si aspettava l’avvio del cantiere del Pennello sull’Albula (fissato entro il mese prossimo) ma c’è il pericolo che, da oggi all’avvio dei lavori, qualche altra tempesta arrivi a compromettere la stabilità del casotto che ospita il sistema di pompaggio delle fogne. Questa eventualità, secondo Sestri, va scongiurata in ogni modo, anche collocando delle barriere provvisorie di massi lungo la riva, a protezione dell’infrastruttura. C’è poi la questione dello spiaggiamento dei detriti: flagello che, ormai puntualmente, colpisce porzioni del litorale nel corso o immediatamente dopo giornate di maltempo. Il sindacato dei balneari Itb del presidente Giuseppe Ricci torna a chiedere la convocazione di un tavolo tecnico aperto anche ai balneari.


Vengono chiamati in causa Regione, Provincia, amministrazione comunale, Arpam e Capitaneria di porto. La linea dell’Itb è questa: “Chiunque abbia competenze su tale fenomeno, ancora poco chiaro, s’incontri per affrontarlo in maniera corale”.

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Corriere Adriatico