Già in carcere per omicidio del cugino, arrestato anche per spaccio di droga

Già in carcere per omicidio, arrestato anche per spaccio di droga
SAN BENEDETO - Era già in carcere accusato dell'omicidio di un cugino per questioni di droga, ma è stato raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare...

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SAN BENEDETO - Era già in carcere accusato dell'omicidio di un cugino per questioni di droga, ma è stato raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare per spaccio di eroina. Nei guai fino al collo un tunisino di 26 anni residente nel Fermano che assieme ad un trentenne residente a Porto d'Ascoli sono finiti nell'indagine della Procura di Ascoli. Gli agenti del commissariato di San Benedetto del Tronto, a conclusione di una complessa attività investigativa hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare a carico dei due uomini ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina.

Ai domiciliari per omicidio, arrestato per spaccio

Nel corso delle indagini, seguite dalla stessa squadra di Polizia giudiziaria del Commissariato e durate circa 3 mesi, è emersa l’esistenza di una redditizia attività di spaccio di eroina che riforniva i tossicodipendenti della zona con il 30enne che, con frequenza quasi quotidiana, si recava nel Fermano per gli approvvigionamenti necessari acquistando presso lo spacciatore tunisino la droga purissima da rivendere, previe accurate operazioni di taglio.


Le indagini particolarmente articolate, facevano luce sulla disponibilità da parte dello straniero di ingenti quantitativi di eroina a volte trasportata dal medesimo mediante compiacenti autisti identificati nel corso delle indagini. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati a più riprese circa 1,5 chilogrammi di eroina.


L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno condotta con l’ausilio di presidi tecnologici quali Gps, intercettazioni telefoniche ed ambientali ed apparati video sulle autovetture in uso, ha permesso di raccogliere elementi probatori a carico di 7 persone ritenute responsabili di condotte agevolatrici e pertanto indagati al termine delle indagini per fatti contestati dalla Procura.

All’esito degli accertamenti la  Procura di Ascoli Piceno ha richiesto al Gip, l’emissione di un’ordinanza di misure cautelari a carico di due degli indagati, denunciando in stato di libertà le altre 5 persone. 


L'italiano è stato rintracciatoo nella sua abitazione dove già si trovava detenuto in regime di arresti domiciliari, il tunisino invece si trovava in carcere in quanto autore, nello scorso mese di luglio di un omicidio consumato a Civitanova Marche ai danni di un connazionale, delitto maturato negli ambienti malavitosi legati al traffico di sostanze stupefacenti. 
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Corriere Adriatico