SAN BENEDETTO - Nessuno avrebbe mai potuto sospettare che un’infermiera quarantenne presso una casa di cura di San Benedetto del Tronto, assolutamente insospettabile,...
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Addosso le vennero rinvenute 18 dosi di eroina. Dopo l’arresto, in accordo con il suo avvocato difensore Umberto Gramenzi, decise di patteggiare la pena ed è stata condannata ad un anno di reclusione. Ma la lezione evidentemente non le è servita affatto. Venerdì scorso, infatti, è di nuovo cascata nella stessa azione illegale. Mentre stava percorrendo in sella al suo scooter un tratto della sopraelevata è stata fermata nuovamente per quello che doveva essere un controllo di routine dei carabinieri. Addosso invece i militari dell’Arma le hanno trovati sette involucri che nascondevano otto grammi di eroina. È quindi scattato immediato l’arresto e il conseguente trasferimento nel carcere femminile teramano di Castrogno.
Ieri mattina, l’infermiera quarantenne assistita dall’avvocato Umberto Gramenzi è comparsa davanti al giudice per le indagini preliminari che ha convalidato il suo arresto e disposto per la quarantenne l’obbligo di firma giornaliero presso la caserma dei carabinieri oltre a dover restare nella propria abitazione dalle 20 di sera alle 7 di mattina. Si spera che per lei non valga l’antico adagio che non c’è due senza tre. D’altronde è stata già un’impresa farsi arrestare dai carabinieri di San Benedetto del Tronto due volte nell’arco di appena un mese per spaccio di sostanze stupefacenti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico