SAN BENEDETTO - Chi sono le tre coppie scambiste che si celano dietro le mascherine nel Dvd che sta spopolando nelle edicole del territorio? ...
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Se lo stanno chiedendo in tanti. Anche in Riviera, dunque, sesso, bugie e videotape, pare scatenino sempre l’immaginario erotico. Le scene del film sono state girate nelle case dei protagonisti - tra San Benedetto, Grottammare e Monteprandone -. E soprattutto con attori nostrani, poco inclini alla timidezza e già navigati nella pratica dello scambismo, sulla cui identità si è scatenata una vera caccia.
Coppie della porta accanto, con la passione per lo scambio, una pratica che a quanto pare in provincia spopola sempre. Un'idea che non riguarda solo la Riviera ma che, a quanto pare, ormai da qualche anno si è diffusa a macchia d'olio anche in altre città.
Le tre coppie sono una di San Benedetto, composta da Celeste, 33 anni, barista, e Pinuccio, di 34, autotrasportatore, una di Grottammare composta da Gisella, trentaseienne casalinga, e Vincenzo, di 37, che lavora nel settore alberghiero. E poi ci sono Lella, 39 anni originaria di Monteprandone, impiegata, e Pericle, cameriere quantenne.
Mascherina nera e nulla più. E’ solo un pezzettino di stoffa satinata a oscurare - si fa per dire - l'identità dei protagonisti. Il titolo della pellicola “Quello scandalo a luci rosse di San Benedetto” non lascia spazio all'immaginazione, esattamente come le tenute adamitiche degli attori improvvisati. Qualcosa del film hard si sapeva già alla vigilia dell’uscita del dvd: trama non irresistibile, dialoghi ridotti all'osso, musiche di maniera, interni borghesi e attori non protagonisti, perché la forza di questo genere di produzioni sta proprio nel cast.
“Abbiamo avuto molte prenotazioni - dicono dalla produzione - Una delle coppie di San Benedetto (Lella e Pericle) è stata riconosciuta e la voce è arrivata ai genitori di lei. Tra l'altro suo padre è un professionista piuttosto conosciuto e sembra che non abbia presa molto bene la performance della figlia. Ora lei - aggiunge la produzione - si è pentita, ma come si suol dire... bella mia sei maggiorenne e vaccinata e sapevi cosa stavi facendo”.
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Corriere Adriatico