San Benedetto, dirottava sul suo conto i soldi dell'azienda: 78enne condannata

San Benedetto, dirottava sul suo conto i soldi dell'azienda: 78enne condannata
SAN BENEDETTO - Un anno e un mese di reclusione per truffa e accesso ai sistemi informatici. È la condanna che i carabinieri hanno comunicato, negli ultimi giorni, ad una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SAN BENEDETTO - Un anno e un mese di reclusione per truffa e accesso ai sistemi informatici. È la condanna che i carabinieri hanno comunicato, negli ultimi giorni, ad una settantottenne di Grottammare che, negli anni scorsi, aveva sottratto del denaro dalla ditta per la quale lavorava spostando i fondi sul proprio conto corrente.

I fatti risalgono a circa quindici anni fa ai tempi in cui nascevano le movimentazioni bancarie da poter effettuare online direttamente dagli uffici. La donna lavorava per un’azienda del territorio e, in qualità di dipendente di fiducia, aveva i codici di accesso necessari ad entrare nel web banking della ditta e a poter effettuare operazioni come bonifici, pagamenti e così via. Il problema è che, stando a quanto appurato dagli investigatori prima e nel corso dei tre gradi di giudizio poi, la donna, all’epoca poco più che sessantenne, dirottava alcuni fondi su un conto a lei riconducibile. Così sono scattate le indagini che in poco tempo hanno portato a ricostruire tutta la vicenda. Sono iniziati i processi e negli ultimi giorni è arrivata la condanna definitiva da parte del Tribunale di Ancona. La donna è stata posta ai domiciliari dove dovrà scontare un mese e un giorno, con l’accusa di truffa e accesso ai sistemi informatici. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico