Importunata e pedinata con la macchina: l'associazione Libere Tutte denuncia un caso di molestie sessuali, ecco cosa è successo

La polizia in azione
SAN BENEDETTO - Un apprezzamento in strada, un incontro nel traffico e scoppia il caos: molestie sessuali denuncia l’associazione Libere Tutte che riferisce di una...

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SAN BENEDETTO - Un apprezzamento in strada, un incontro nel traffico e scoppia il caos: molestie sessuali denuncia l’associazione Libere Tutte che riferisce di una vicenda accaduta nella tarda serata di martedì 31 maggio in centro a San Benedetto. Una ragazza, mentre stava andando a recuperare la propria auto, sarebbe infatti stata apostrofata da un uomo, a lei sconosciuto, che le avrebbe detto “A bella”.

 

Ma la vicenda, stando a quanto affermano dall’associazione, non è finita lì. «Non contento - spiegano - l’ha seguita entrando nel parcheggio e posizionandosi dietro di lei. Lei entra in macchina per andare a casa e lui accende il motore e inizia a seguirla. Di fronte al semaforo lui la supera, accosta, abbassa il finestrino e la fissa.


Lei, cercando un modo per allontanarlo, punta il cellulare per dire che lo avrebbe ripreso per poi denunciarlo. Nel frattempo chiama la polizia trovando un funzionario attento e disponibile che ha provveduto mandato una volante e l’ha richiamata per accertarsi che fosse tornata a casa. Il giorno dopo la ragazza è andata in questura per capire cosa poter fare e come comportarsi». Lì, stando a quanto affermano dall’associazione, una poliziotta si sarebbe rifiutata di prendere la denuncia. Dal commissariato ridimensionano però la storia affermando che la ragazza ha riferito agli agenti della parola lanciata dall’uomo ma anche che l’incontro nel traffico potrebbe essere stato fortuito e che, ad ogni buon conto, non si ravviserebbero comportamenti minacciosi o potenzialmente pericolosi nella condotta dell’uomo della cui presenza, quel giorno, non si è trovata traccia.

 

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Corriere Adriatico