San Benedetto, la famiglia: «Pene esemplari agli assassini di Pietro»

Ave Palestini e i figli Jennifer e Juri attendono il pronunciamento della Cassazione
SAN BENEDETTO - Pene esemplari per i responsabili dell’omicidio di Pietro Sarchié, il commerciante di pesce di San Benedetto ucciso il 18 giugno del 2014. Le invocano...

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SAN BENEDETTO - Pene esemplari per i responsabili dell’omicidio di Pietro Sarchié, il commerciante di pesce di San Benedetto ucciso il 18 giugno del 2014. Le invocano la vedova Ave Palestini e i figli Jennifer e Juri, pronti ad una nuova battaglia in Cassazione  in vista dell’udienza del 29 maggio dove ci saranno i nuovi avvocati Nicodemo Gentile e Daniele Fabrizi. Terzo grado di giudizio che si è aperto su impulso del procuratore generale della Corte di Appello di Ancona che ha depositato ricorso alla Suprema Corte. I Sarchié, tramite i propri legali, hanno presentato ben due memorie difensive dove sostanzialmente, alla luce della ricostruzione dei fatti, si oppongono alle attenuanti generiche riconosciute in secondo grado a Salvatore Farina: «Sono richieste del procuratore generale a cui noi ci associamo - spiega l’avvocato Fabrizi - sono state ritenute le attenuanti generiche in considerazione della giovane età. Come ha rappresentato anche il procuratore generale la giovane età di per sé è una circostanza neutra,  non vuol dire nulla, poiché in alcuni casi, è anche stata considerata una circostanza da cui si può desumere una più spiccata capacità criminale. Giuseppe Farina padre di Salvatore è invece stato condannato all’ergastolo. La famiglia Sarchié chiede il massimo della pena anche per Farina junior responsabile secondo i Sarchié quanto il padre nella costruzione dell’omicidio. Ma pende anche un altro processo penale presso il Tribunale di Macerata quello a carico di Santo Seminara, accusato di favoreggiamento, ricettazione e riciclaggio. Avrebbe fornito il suo capannone, dove poi Giuseppe Farina si sarebbe occupato di smontare il furgone di Pietro Sarchié. La famiglia del commerciante ucciso è difesa dall’avvocato Serena Gasperini del foro di Roma in questo processo.
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Corriere Adriatico