Pronto soccorso in tilt: due medici sono positivi al Covid e aumentano sempre di più i sintomatici da curare

L'ospedale di San Benedetto
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SAN BENEDETTO - Pronto soccorso in tilt. Due medici positivi e un afflusso sempre più alto di malati Covid stanno mettendo in ginocchio il reparto di emergenza. Situazione critica che riflette la salita dei contagi in Riviera che ieri contava 775 persone in quarantena e 624 positivi.

 

 

Le criticità

Una situazione critica da tempo, peggiorata dalla ripresa dei contagi che stanno coinvolgendo anche il personale medico. Uno dei due dottori del Pronto soccorso contagiati operava anche all’esterno presso le Rsa mentre l’altro è un interno del reparto. Due assenze che si fanno sentire, in un quadro già critico per quanto riguarda l’emergenza con continui bandi che vanno deserti e professionisti che preferiscono approdare in altri nosocomi. Casi di medici risultati positivi anche in Ortopedia. E lunedì è attesa la scadenza del bando per l’assunzione di dottori messi a disposizione delle cooperative per prestare servizio presso la Medicina d’urgenza che per carenza di personale ha dovuto chiudere durante la notte.

Gli accessi

Al caos prodotto a livello di personale si somma l’afflusso di positivi sintomatici che ogni giorno si rivolgono al Madonna del Soccorso. Positivi che si trovano a condividere il Pronto soccorso con i sospetti Covid. Lunedì scorso è stato registrato un maxi afflusso soprattutto nelle ore serali tanto da essere richiamato il personale che non era di turno. A oggi i casi più gravi vengono trasferiti al reparto di Malattie infettive di Ascoli mentre a Ripatransone si sta lavorando per riconvertire la Rsa in centro covid dove verranno impiegati i medici delle Usca, Unità speciali di continuità assistenziale, che finora erano operativi a livello territoriale. Insomma dopo due anni il Madonna del Soccorso si ritrova a vivere l’incubo del Covid con una struttura che fa fatica a gestire la situazione pandemica.

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Corriere Adriatico