San Benedetto, il controllo fa saltare l'affare: la lucciola assale i poliziotti

San Benedetto, il controllo fa saltare l'affare: la lucciola assale i poliziotti
SAN BENEDETTO - La sua notevole avvenenza non l’ha salvata dal ricevere una dura condanna per il reato di violenza nei confronti di due agenti del commissariato di San...

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SAN BENEDETTO - La sua notevole avvenenza non l’ha salvata dal ricevere una dura condanna per il reato di violenza nei confronti di due agenti del commissariato di San Benedetto del Tronto che, dopo averla fermata all’uscita di un locale notturno, per quello che sarebbe dovuto essere un normale controllo di polizia, una volta condotta in questura aveva un’inusitata reazione nei confronti dei poliziotti che colpiva ripetutamente con calci. 


Lotta alla prostituzione: primo Daspo urbano per una lucciola

Il giudice Barbara Bondi Ciutti ha condannato la trentaseienne marocchina, H. E. A., assistita nel corso dell’udienza dall’avvocato Umberto Gramenzi, ad un anno e 3 mesi di reclusione per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. La donna ha riferito davanti alla corte che quella sera, uscita dal locale notturno, si sarebbe dovuta recare a casa di un facoltoso imprenditore sambenedettese con il quale era stata già programmata una notte d’amore, dietro il compenso di duemila euro. L’accordo era stato raggiunto all’interno del locale: lui sarebbe uscito prima per prendere l’automobile e l’avrebbe attesa davanti all’ingresso principale. Uscendo, però, la marocchina veniva fermata per un normale controllo di polizia. L’uomo, non rendendosi conto di ciò che stava accadendo, per evitare di essere coinvolto anche lui, dava un accelerata al motore per allontanarsi prima possibile onde evitare un possibile coinvolgimento le cui conseguenze familiari sarebbero risultate devastanti Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico