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SAN BENEDETTO - Ha dell’assurdo la vicenda accaduta venerdì mattina in un residence di Porto d’Ascoli.
Tutto è infatti partito dalla semplice contrattazione dell’affitto di uno degli appartamenti che si trovano all’interno della struttura ed è finito con l’arresto dell’aspirante affittuario che ha decisamente esagerato insultando e minacciando il responsabile dell’agenzia che si stava occupando di affidargli l’abitazione e riservando un simile trattamento anche per i carabinieri intervenuti sul posto proprio a causa del fatto che la situazione era degenerata e stava ulteriormente peggiorando. Insomma, spesso quando si discute un prezzo, in qualsiasi affare, si tende a voler portare a tutti i costi l’acqua al proprio mulino ma quello che è accaduto venerdì mattina, intorno alle 11, è decisamente lontano anni luce da quella che potrebbe essere definita una accesa discussione d’affari tanto che l’agente ha preso il telefono e chiamato il 112 per avvisare i carabinieri di quello che stava accadendo.
I due si sono visti nella tarda mattinata e hanno iniziato a dialogare prima sulle caratteristiche dell’abitazione e poi sul prezzo. Qui la situazione si è fatto complicata perché il quarantunenne ha contestato la cifra richiesta dall’uomo. Cifra evidentemente considerata elevata. Eccessivamente elevata dal momento che l’aspirante affittuario ha iniziato ad inveire contro il suo interlocutore. La discussione si è fatto molto accesa ed è in poco tempo andata oltre i limiti della civile convivenza tanto che a un certo punto è partita la chiamata al 112. Alla centrale operativa della compagnia dei carabinieri di San Benedetto è infatti giunta la telefonata che segnalava la tesa situazione e la possibilità che si potesse arrivare in poco tempo alle mani.
Così sul posto sono intervenuti i militari arrivati, in pochissimo tempo, a bordo di una gazzella. Alla vista delle divise il quarantunenne, anziché calmarsi e rendersi conto di rischiare guai seri, ha se possibile peggiorato la propria situazione. Perché ha continuato ad inveire contro l’agente che doveva affittargli l’abitazione e poi se l’è presa pure con i carabinieri arrivando a offenderli e minacciarli in maniera pesante. La situazione è degenerata a tal punto che non è stato possibile limitarsi ad una denuncia ma è stato necessario arrestare l’uomo il quale, evidentemente, non voleva saperne di calmarsi e non poteva essere lasciato in giro in quello stato estremamente alterato. Ora è a disposizione della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno. Insomma un normalissimo colloquio per l’affitto di un appartamento si è trasformato in un incubo per il malcapitato agente immobiliare ed è sfociato nell’arresto dell’affittuario. Una vicenda davvero paradossale.
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Corriere Adriatico