Ballarin ai tempi supplementari, chiesta una proroga al ministero

La seduta fiume del consiglio comunale di ieri
SAN BENEDETTO - E’ stata chiesta una proroga al ministero dell’Interno per poter rispettare i termini del finanziamento destinato al Ballarin. Notizia emersa ieri, che...

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SAN BENEDETTO - E’ stata chiesta una proroga al ministero dell’Interno per poter rispettare i termini del finanziamento destinato al Ballarin. Notizia emersa ieri, che ha spiazzato l’assise ignara di questa richiesta, sintomo di una corsa contro il tempo per non perdere le risorse del Pnrr. Argomento trattato nel corso del Consiglio dove si è votato a maggioranza il Piano volumetrico dell’ex Fossa dei leoni e la destinazione dell’avanzo di bilancio

 

Lo scontro


 

A sollevare più di un dubbio sulla progettazione del Ballarin il consigliere Giorgio De Vecchis il quale, oltre a informare il consesso della proroga richiesta, ha affermato: «E’ stata rispettata la destinazione urbanistica che quell’area ha nel Piano regolatore? Non c’è nulla di sportivo, mentre al Ballarin la destinazione è di verde sportivo. Come si sposa tale elaborato con il terzo braccio del porto?». A tuonare anche il leghista Lorenzo Marinangeli dicendo: «Passerete alla storia come l’amministrazione che ha cancellato la storia». Mentre la similitudine calcistica è stata utilizzata dal consigliere Simone De Vecchis: «Alla fine il progetto si limiterà all’area di rigore, visto che mano a mano la zona di intervento viene sempre più ridotta».

Sulla stessa linea Nicolò Bagalini: «Dopo metà campo, oggi ci ritroviamo con un terzo del campo riqualificato, da un Canali passeremo a un “Canaletto”». Non è mancato l’intervento dell’ex portiere Samb e oggi consigliere Umberto Pasquali: «Ho calcato quel terreno di gioco, oggi non esiste più nulla dell’ex stadio, abbiamo compiuto l’errore di non abbattere il campo sportivo per creare un passaggio. Volevo un altro progetto ma sono rimasto solo a oppormi a tale elaborato e ora non possiamo perdere i finanziamenti». Il punto è passato con 13 voti a 12, quindi si procederà all’abbattimento delle curve sud e nord e della tribuna est.


L’avanzo di bilancio di 3,7milioni di euro è stato approvato con 13 voti a favore e 12 contrati. Punto che ha fatto insorgere la minoranza a cominciare dalla consigliera Luciana Barlocci la quale ha denunciato come a oggi la Sambenedettese calcio avrebbe una situazione debitoria pesante nei confronti del Comune per il mancato pagamento dei canoni per l’utilizzo dello stadio a fronte di quanto dichiarato dal sindaco secondo cui Renzi avrebbe onorato tutti i pagamenti. Barlocci è stata firmataria anche di due emendamenti finalizzati a superare l’esenzione Tari per le famiglie numerose, inserendo il riferimento dell’Isee, atti bocciati dalla maggioranza da qui le urla della consigliera: «Voi dovete andare solo a casa».

Ma l’attacco è arrivato dal consigliere Paolo Canducci: «Continuate a farci credere che spese come gli eventi estivi, il kit scuola siano spese non a carattere permanente, quando è chiaro che si affrontano ogni anno puntualmente, ci volete far credere una cosa per un’altra, è come la storia della nipote di Mubarak. I revisori sono nell’imbarazzo. Un avanzo di 3,7milioni di euro per fare contenti tutti tra assessori e consiglieri, una vera legge mancia. Avete messo da parte 1,1milioni di euro quando invece c’era bisogno di opere come il sottopasso di via Mare, piazza Montebello, piazza Ancona. Invece con l’avanzo coprite la spesa corrente».


A bacchettare su un avanzo così alto anche Giorgio De Vecchis che ha detto: «Un avanzo così è sintomatico di un preventivo sbagliato». A chiudere la discussione il sindaco Spazzafumo: «Oggi portiamo a casa due finanziamenti importanti, per la riqualificazione di villa Rambelli e dell’ex municipio. La piscina esterna la metteremo a norma e ora ci sarà un’accelerazione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico