San Benedetto, tutti contrari all’impianto di stoccaggio del gas

San Benedetto, tutti contrari all’impianto di stoccaggio del gas
SAN BENEDETTO - Comune e associazioni contrarie all’impianto di stoccaggio del gas. Approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna Regione e Comuni limitrofi a...

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SAN BENEDETTO - Comune e associazioni contrarie all’impianto di stoccaggio del gas. Approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna Regione e Comuni limitrofi a ribadire il “no” al deposito in zona Agraria

La seduta consiliare aperta svoltasi a San Benedetto ha fornito un risultato inequivocabile: tutti uniti (politici locali, comitati di quartiere, associazioni di categoria, ambientaliste e turistiche) nel dire “no” all’impianto di stoccaggio del gas in zona Agraria.

In apertura, il Sindaco Giovanni Gaspari ha sottolineato che, rispetto alla questione, non ci sono perplessità di tipo politico, ma di natura tecnica. “C’è una contrarietà della città già manifestata con atti e deliberazioni – ha dichiarato il sindaco - assunti a larga maggioranza o all’unanimità da questo Consiglio comunale. Oggi nasce la necessità di rinnovare le nostre posizioni nel timore che ci possa essere un assenso dalle istituzioni preposte a prendere decisioni in merito”.

La relazione introduttiva, curata da Alfredo Vitali, presidente dell’associazione “Ambiente e Salute del Piceno”, si è incentrata sulle motivazioni di merito per cui si manifesta contrarietà al progetto: è impianto pericoloso di prima classe, soggetto ad incidenti di potenziale natura catastrofica e il territorio, come verificato dalla relazione dello spin-off “Terre.it” dell’Università di Camerino incaricato dal Comune, è soggetto a fenomeni sismici. Vitali ha fatto un appello ai quattro consiglieri regionali eletti nel territorio affinché si facciano portatori della volontà della cittadinanza sambenedettese in Regione.


Ha tirato le conclusioni il sindaco Giovanni Gaspari rilevando che dalla discussione sono emerse indicazioni utili a completare un percorso tecnico e politico che però è arrivato a un momento cruciale: “Se gli uffici regionali non intendono rivedere il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale – ha detto - è necessario un atto della politica regionale. Faccio mia la proposta di Pellei di manifestare la volontà di questa assise chiedendo un incontro formale tra i capigruppo di questo Consiglio e il Presidente della Giunta Regionale in cui si ribadirà la contrarietà unanime di tutto il territorio”.



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Corriere Adriatico