Terrore nell'hotel: armato di mannaia aggredisce un cliente

Una pattuglia dei carabinieri
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SAN BENEDETTO - I guai per un quarantacinquenne residente a Firenze, S. M., non sono ancora finiti. Attualmente detenuto nel carcere teramano di Castrogno dove sta scontando un definitivo per estorsione, è stato condannato dal tribunale di Ascoli a tre anni e due mesi per i reati di furto aggravato, lesioni personali e possesso ingiustificato di un’arma. Il processo si è svolto davanti al giudice Barbara Bondi Ciutti che, nonostante l’accorata arringa difensiva dell’avvocato difensore Umberto Gramenzi, ha ritenuto che l’uomo fosse colpevole dei reati che gli erano stati ascritti dalla pubblica accusa. S. M. doveva rispondere a due processi che nella circostanza sono stati riuniti. L’accusa era di aver rubato in un albergo di Centobuchi, dove momentaneamente risiedeva, una mannaia con la quale poi ha aggredito e ferito, senza giustificato motivo, un cittadino di nazionalità marocchina.


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