San Benedetto, il comitato per il Sì Tanto entusiasmo ma pure polemiche

Alcuni dei promotori del comitato per il Sì al referendum
SAN BENEDETTO - “Basta un sì”, ma forse servirà anche qualcosa di più al Pd sambenedettese per ripartire. Questo però sarà lo slogan...

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SAN BENEDETTO - “Basta un sì”, ma forse servirà anche qualcosa di più al Pd sambenedettese per ripartire. Questo però sarà lo slogan e il nome del Comitato referendario a favore del sì che si è costituito mercoledì sera nei locali dell’associazione Pescatori.

Un comitato voluto e organizzato dal consigliere regionale Fabio Urbinati che riunisce di tutto di più dai renziani della prima ora a quelli saliti sul carro con qualche anno di distanza e tanta società civile. Presenti tra i membri Andrea Manfroni e Tonino Capriotti, entrambi unici rappresentanti dell’ex segreteria Pd, Urbinati, Antimo Di Francesco, Margherita Sorge, Simone Splendiani e tanti esponenti della società civile che non sono tesserati Pd. Insomma un comitato molto dal sapore renziano, costola del Circolo Nord più che di un intero partito.
Presente anche l’ex assessore Margherita Sorge, che alla vigilia era indicata come presidente del Comitato, ma Urbinati frena dicendo: «Non credo sarà lei, è ancora tutto da vedere». Comitato chiamato a mettere in campo diverse iniziative da qui all’autunno, fino al referendum costituzionale.
Tante le poltrone vuote o meglio coloro che non erano stati nemmeno invitati. Basti pensare che non c’era il candidato sindaco delle ultime comunali Paolo Perazzoli che sembrerebbe più vicino al no, l’ex sindaco Giovanni Gaspari che non è stato nemmeno invitato alla serata, così come dichiara lo stesso ex consigliere Gianluca Pasqualini: «Non sapevamo nulla di questa riunione», a cui fa eco l’ex capogruppo Benigni: «Ero all’oscuro dell’ incontro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico