San Benedetto, il comitato “Io resto qui” boccia la location per il nuovo ospedale: «Alti rischi per il caos viabilità»

San Benedetto, il comitato “Io resto qui” boccia la location per il nuovo ospedale: «Alti rischi per il caos viabilità»
SAN BENEDETTO - Il vecchio progetto di circonvallazione al servizio del nuovo ospedale di Ragnola che aumenterà solo il consumo di suolo in una città che vanta il...

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SAN BENEDETTO - Il vecchio progetto di circonvallazione al servizio del nuovo ospedale di Ragnola che aumenterà solo il consumo di suolo in una città che vanta il triste primato di più densamente popolate delle Marche. Non ci sta il Comitato “Io resto qui” ad avallare le intenzioni della nuova amministrazione e, sull’onda dell’allarme lanciato da Confindustria circa il ritardo infrastrutturale della Riviera, spiega perché va bocciata la realizzazione del nuovo presidio a porto d’Ascoli.

 

«Spazzafumo per facilitare l’accesso al “suo” ospedale che vuol costruire a Ragnola ai residenti di Grottammare, Cupra Marittima e dell’Interland, vuol ora riproporre il vecchio progetto della circonvallazione collinare, ma questa non alleggerirà la viabilità della statale 16: ben tre diversi studi di mobilità del traffico veicolare e pesante commissionati negli ultimi 15 anni dalle giunte comunali che si sono susseguite, hanno tutti dimostrato che per oltre il 90% il traffico di attraversamento cittadino proviene dall’interno della città stessa. In particolare generato nella direzione nord-sub dai residenti dei quartieri S. Filippo e zona Ascolani (Ischia1 ed Ischia2) di Grottammare. Del restante 10% proveniente da fuori Comune, la metà prende la direzione di via Manara ed ospedale, l’altra metà va fino alla rotatoria della tangenziale in prossimità di Ragnola». La circonvallazione collinare per Grottammare non sarebbe quindi di alcuna utilità agli abitanti e agli operatori della zona nord della città che sono molti di più dei residenti della parte storica di Grottammare e dell’interland a nord: continueranno a percorrere la statale 16 in direzione sud piuttosto che andare a nord a prendere la circonvallazione in Val Tesino nei pressi della A14. Per collegare il suo ospedale di Ragnola, se una soluzione va trovata questa è la semplice realizzazione di un nuovo casello autostradale della A14 in zona Santa Lucia nei pressi dell’incompiuta bretella. «Il resto c’è già - prosegue il Comitato - con l’esistente tracciato autostradale. Andrebbe però realizzato anche il sopravvia dell’Adriatica nei pressi delle concessionarie per connettersi con la sopraelevata tangenziale esistente. Ma ciò non sarà comunque sufficiente per l’impossibilità poi di realizzare una rotatoria all’incrocio tra statale adriatica e la provinciale per Monteprandone, così anche in viale dello sport difronte al sottopasso ferroviario verso il mare seppur con la eliminazione del parcheggio caravan. Rimane la realizzazione della rotatoria della statale all’incrocio per il centro commerciale La Fontana, area già congestionata di suo che difficilmente assorbirà anche il traffico da e per l’ospedale proveniente dalla popolosa Porto d’Ascoli».



Un bel rompicapo insomma per l’area residenziale Ragnola. Con, in aggiunta, l’enorme cementificazione che le opere comporteranno da aggiungere ai 50mila metri cubi che andranno a sterilizzare il suolo per la realizzazione del nuovo ospedale cittadino e dell’ospedale di comunità, entrambi nel quartiere Ragnola».

 

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Corriere Adriatico