San Benedetto, una città nel degrado Il brutto volto della Riviera delle Palme

Uno dei tanti luoghi dove vengono abbandonati i rifiuti lungo la Riviera
SAN BENEDETTO - Pali divelti, rifiuti che traboccano dai cassonetti, televisori e materassi sotto il cielo. C’è tutto questo negli angoli della città, da Nord...

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SAN BENEDETTO - Pali divelti, rifiuti che traboccano dai cassonetti, televisori e materassi sotto il cielo. C’è tutto questo negli angoli della città, da Nord a Sud di San Benedetto, un degrado verso il quale tutti puntano il dito, ma dove le soluzioni non sembrano facili, perché al disservizio pubblico si somma l’inciviltà del cittadino. Non viene risparmiata nemmeno la Riserva naturale della Sentina. 

I rifiuti sembrano non avere periferie, li ritroviamo alla Sentina come nella zona nord di via Calatafimi, non fanno sconti a nessuno. Proprio a ridosso e all’interno della Riserva naturale della Sentina, studiata e realizzata per essere un’oasi, ci sono rifiuti di ogni genere, pali divelti lungo la strada, sporcizia e uno stato di quasi abbandono. Materassi lasciati lungo la strada di via del Cacciatore che congiunge il centro di Porto d’Ascoli alla Sentina, così come cassonetti attorniati da rifiuti di ogni genere. Ma basta spostarsi a Nord, in via Calatafimi, nell’ex rimessa della Start oggi trasformata in parcheggio, che troviamo addirittura televisori abbandonati in strada, vecchi divani e cassette. Insomma di tutto e di più. Rifiuti ingombranti per i quali basterebbe allertare qualche ora prima del conferimento la Picenambiente per non vederli abbandonati sul ciglio delle strade, ma spesso l’inciviltà la fa da padrona. Proprio quest’area che il quartiere aveva chiesto a verde pubblico è trasformata in una discarica, dove i residenti gettano di tutto. E il degrado diventa anche terreno per scambi di accuse anche feroci tra minoranza e opposizione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico