«Non hanno i requisiti per l'incarico», chiesta la rimozione di un primario e di una dirigente dell'Ast

L'ospedale Mazzoni
SAN BENEDETTO - Non c’è solo la vicenda (con relativa polemica) delle 140 indennità di funzione e posizioni organizzative sul tavolo della commissaria...

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SAN BENEDETTO - Non c’è solo la vicenda (con relativa polemica) delle 140 indennità di funzione e posizioni organizzative sul tavolo della commissaria dell’Ast, Vania Carignani. Ora si profila all’orizzonte un altro caso spinoso. Massimo Esposito, responsabile del personale ed ex direttore generale dell’Area vasta 5, ha sollevato i casi riguardante Teresa Nespeca, direttrice del distretto sanitario di San Benedetto del Tronto e di Marco Quercia, primario del servizio territoriale delle dipendenze patologiche dell’Ast.

 

Il direttore del distretto sanitario organizza e gestisce i servizi sanitari territoriali portandoli vicino al luogo di vita dei cittadini per assicurare loro l’assistenza di base, promuovere la salute e incentivare la partecipazione degli utenti al servizio. Quercia si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione di persone con problemi di dipendenza (sostanze stupefacenti, alcool, tabacco, gioco d’azzardo.)


Le attestazioni


In base ai controlli effettuati Esposito avrebbe rilevato la mancata rivalidazione, entro i termini di legge, degli attestati di formazione manageriale dei due dirigenti. Quindi in sostanza Nespeca e Quercia non avrebbero più i requisiti per ricoprire l’incarico. La formazione manageriale, infatti, è il requisito necessario per lo svolgimento degli incarichi relativi alle funzioni di direzione sanitaria aziendale. I controlli proseguono su altri dirigenti apicali. Ora spetterà alla commissaria dell’Ast prendere atto e toglierli gli incarichi oppure adottare una soluzione alternativa. Nel frattempo, la lettera di Esposito, è stata protocollata. 


La protesta


Intanto il sindacato Usb ha proclamato una manifestazione di protesta per il 22 febbraio dalle 10 alle ore 13 nel piazzale Loi antistante Palazzo della Regione Marche. L’Usb chiede le assunzioni delle graduatorie degli idonei della sanità Marche che procedono lentamente o sono del tutto bloccate da mesi.

«È arrivato - afferma l’Usb - il momento di manifestare con forza e determinazione per ottenere lo sblocco e lo scorrimento delle graduatorie fino a esaurimento per assunzioni stabili, di cui la sanità pubblica regionale ha necessità con urgenza, e non far decadere le graduatorie prossime alla scadenza chiedendo di farsi carico al presidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, di appoggiare l’emendamento per la loro proroga in discussione in Parlamento». L’Usb chiede di conoscere i criteri sinora adottati dello scorrimento delle graduatorie stesse e in caso rivedere i criteri di utilizzo. «È del tutto paradossale, in una sanità che non trova personale e appalta a cooperative servizi, non utilizzare le graduatorie concorsuali in essere di infermieri e Oss e altri professionisti della salute».

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Corriere Adriatico