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SAN BENEDETTO - Sicurezza, c’è da corciarsi le maniche. Gli ultimi episodi di cronaca che hanno interessato la città Riviera delle Palme, rischiano di rappresentare preoccupanti campanelli di allarme ed ora la palla è tutta nelle mani della nuova amministrazione comunale alla quale spetta il compito di dialogare con Prefettura e forze dell’ordine e di impostare il lavoro della polizia locale.
Un’aggressione a scopo di rapina, un’altre ai danni di una ragazza ferita in circostanze sulle quali sono al lavoro gli agenti del commissariato e i soliti problemi legati alla cosiddetta “movida molesta” figurano tra i primi pesanti grattacapi per il nuovo sindaco Antonio Spazzafumo che proprio della sicurezza aveva fatto uno dei baluardi della propria campagna elettorale e che ora, ad un mese dall’elezione a primo cittadino, è chiamato ad iniziare proprio da lì.
La ricetta del sindaco è quella ribadita più volte, vale a dire azioni mirate tra le quali la creazione di una sala operativa di controllo. «Una realtà - spiega il sindaco - nella quale far confluire tutti i sistemi di videosorveglianza esistenti sul territorio cittadino al fine di poter gestire, in tempi rapidi, eventuali criticità che possano riguardare l’ordine pubblico, oltre che il traffico».
Interviene, ad esempio, l’ex assessore al commercio Filippo Olivieri con quella che, più che una polemica, è una riflessione: «Il sindaco Spazzafumo sta scoprendo la differenza che corre tra le parole e i fatti - afferma -. Il nuovo primo cittadino sambenedettese sta toccando con mano come sia facile criticare quando si è solo spettatori di situazioni che, spesso e volentieri, sono di complicatissima se non addirittura impossibile soluzione. La mia non è una critica, sia chiaro, ma una riflessione. Anche perché non voglio fare l’errore di criticare a prescindere come qualche esponente dell’attuale maggioranza ha fatto. La politica del “piove Governo ladro” non mi appartiene. Sono stato dall’altro lato della barricata e sono perfettamente consapevole di come ora il sindaco si renda conto di come la bacchetta magica che pensava di poter impugnare una volta entrato in Comune non esiste». Olivieri invita però Spazzafumo a prendere in mano la situazione: «Quello della sicurezza - dice - è stato uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale, ora è chiamato a mettere in pratica la propria ricetta per questa città. E stiamo tutti aspettando di conoscere le sue mosse. Mosse urgenti se si considera che, soltanto nell’ultima settimana, si sono verificati episodi gravi e con una preoccupante frequenza. È passato un mese ormai, il tempo dei festeggiamenti è finito. Ora si metta al lavoro».
Chi è in attesa delle mosse del Comune è anche l’ex presidente del comitato di quartiere Marina Centro Giovanni Filippini: «Gruppi sparuti dì balordi si vedono già in giro il sabato pomeriggio per le vie del centro e diventa pericoloso la notte durante la solita ubriacatura collettiva. Basta chiamarla movida . Ormai per molti ragazzini sta diventando uno sballo collettivo con alcolici venduti a basso prezzo supportato da cannabis e quant’altro. Per il sindaco questa deve essere una priorità».
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Corriere Adriatico