Gli chalet intrappolati nel cantiere, i ristoranti potranno riaprire ma i lavori del lungomare finiranno più tardi

Gli chalet intrappolati nel cantiere
SAN BENEDETTO - Il lungomare non può attendere. Se, infatti, come si aspettano gli operatori turistici della Riviera già il 26 aprile  si potranno riaprire i...

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SAN BENEDETTO - Il lungomare non può attendere. Se, infatti, come si aspettano gli operatori turistici della Riviera già il 26 aprile  si potranno riaprire i ristoranti - specialmente a pranzo - gli chalet sono pronti a ripartire. Ma l’opportunità sembra essere negata a coloro che, insistendo sulla zona nord, sono ancora interessati dal cantiere.

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Il sindaco ieri ha assicurato, proprio su queste pagine, che entro la fine di maggio, al massimo i primi di giugno, i lavori saranno terminati. Troppo tardi per diversi stabilimenti balneari che non solo vogliono ricominciare già dalla prossima settimana ad accogliere cittadini e pendolari ma hanno bisogno di tutta una serie di lavori e di rifornire frigoriferi e cabine-dispensa per fa fronte alle richieste. Dalla Serenella giù fino quasi all’ex camping, i varchi per raggiungere gli chalet sono soltanto due: davanti al ristorante Il Pescatore e alla Croisette, gli unici due locali aperti tutto l’anno. Ma ora è la volta degli stagionali, quelli che possono accogliere i clienti già in primavera e dal 15 maggio, come ha annunciato il presidente del consiglio Mario Draghi, anche chi vuole andare al mare. Solo che un’attività seppur balneare non si appronta in un giorno, anzi. E con le barriere lungo più di un chilometro non è possibile per i concessionari far entrare gli operai per i lavori o i fornitori per riempire le “stive”

. «Abbiamo bisogno anche noi di una passerella - spiega Dario Gabrielli dello chalet Club 23 uno dei più frequentati in estate -: noi vorremmo riaprire appena possibile già dal 26 aprile ma come faccio a far arrivare quello che mi serve se per più di un chilometro c’è la staccionata di ferro che impedisce l’accesso? Mi rendo conto delle difficoltà delle amministrazioni pubbliche ma anche noi abbiamo necessità di lavorare proprio in un momento come questo non so come far arrivare i clienti nel mio chalet. Non possono certo fare il giro da nord o da sud, tra l’altro il cantiere è aperto e quindi potrebbe essere anche pericoloso, anzi lo hanno praticamente blindato proprio per evitare che qualcuno si possa fare male attraversandolo. Ma non parlo soltanto dei clienti. Chi ci porta le bevande dove può appoggiarsi? Non certo dalla’ltra parte della strada che, essendo ora a doppio senso non consente neppure di potersi appoggiare un attimo con il furgone. E poi presto, nei prossimi giorni, dobbiamo anche iniziare tutti, ad allestire le spiagge: sdraio, ombrelloni, attrezzature varie: dal 15 maggio potremmo addirittura ospitare i pendolari ma se non possiamo mettere queste cose, come facciamo?».


Non solo allestimento ma anche piccole opere di manutenzione sono in corso sul lungomare, sia quello nord sia a sud. Come ogni anno, infatti, c’è la necessità di mettere mano alla tinteggiatura degli stabilimenti, aggrediti dalla salsedine, di sistemare qualche muro.
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Corriere Adriatico