«Gli chalet fuori dalla Bolkestein»: il parere dell'avvocato De Michele riaccende la speranza dei concessionari

L'incontro con l'avvocato De Michele
SAN BENEDETTO - «Se l’esito dovesse essere quello che mi aspetto, cioè che le concessioni demaniali marittime non entrano nè nella Bolkestein (direttiva...

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SAN BENEDETTO - «Se l’esito dovesse essere quello che mi aspetto, cioè che le concessioni demaniali marittime non entrano nè nella Bolkestein (direttiva 2006/123/Ce) nè nella direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (direttiva 2014/23/Ue) nè nell’art. 49 Tfue, allora il legislatore nazionale avrebbe tre strade». 

 


L’interpretazione


Si affidano alle interpretazioni dell’avvocato Vincenzo De Michele i concessionari di spiaggia dell’Itb che, nei giorni scorsi, hanno riunito a San benedetto gli Stati generali della categoria per ascoltare proprio dal legale foggiano che ha già discusso - e vinto - diverse cause in Europa quali potrebbero essere gli orientamenti della Corte di giustizia europea che il prossimo 20 aprile è chiamata a emettere una importantissima sentenza in materia di concessioni demaniali marittime. La Corte di giustizia europea è stata interpellata lo scorso maggio dal Tar di Lecce che mettono in dubbio l’applicazione della Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi alle concessioni balneari, le argomentazioni con cui il Consiglio di Stato ha cancellato la proroga al 2033 e la compatibilità dell’articolo 49 del Codice della navigazione sull’incameramento dei beni alla scadenza del titolo. A fronte di tutto ciò l’avvocato si è detto ottimista e ha spiegato le motivazioni all’interessata platea.

«Innanzitutto - conferma - in base alla mia esperienza la sentenza è già stata scritta e in questi giorni si trova presso i vari traduttori. Ma le argioni del mio ottimismo risidono nel fatto che alcuni precedenti fanno ben sperare. Io non mi sono occupato dirattamente della vicenda, nel senso che non ho clienti da difenedere in cause che riguardano gli stabilimenti balneari ma sono stati alcuni miei colleghi che, loro sì interessati, mi hanno chisto un parere in base a quanto mi è già capitato. Ecco perché, visto che la Corte normalmente ritiene certe materie di competenza del legislatore nazionale, penso che gli chalet poterebbero uscire dalla Bolkastein.


Le motivazioni


« La Corte - continua - a mio avviso potrebbe lasciare le cose come sono attualmente, con le concessioni balneari vigenti a tempo indeterminato bloccando definitivamente le gare; ripristinare il diritto di insistenza già previsto dal Codice della navigazione e garantire al concessionario uscente alla scadenza il rinnovo a preferenza rispetto agli altri concorrenti; - ripristinare quanto meno la scadenza originaria della proroga legislativa della legge 145/2018 al 31 dicembre 2033». Prospettive che hanno ovviamente riacceso la speranza dei concessionari guidati da Giuseppe Ricci i quali ora attendono con trepidazione che sia reso noto il pronunciamento.
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Corriere Adriatico