Porto, trovati i soldi per la draga. Torquati e Angelini d'accordo: «La cassa di colmata non serve a nulla, ecco perché»

La draga
SAN BENEDETTO - «No alla nuova cassa di colmata». L’ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Serafino Angelini e il presidente del Ceimas Nazzareno Torquati...

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SAN BENEDETTO - «No alla nuova cassa di colmata». L’ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Serafino Angelini e il presidente del Ceimas Nazzareno Torquati si schierano contro la realizzazione di una nuova struttura di stoccaggio di sabbie dragate dall’escavo del bacino portuale di San Benedetto.

 
Il summit
«In un incontro con l’Autorità Portuale di Ancona - affermano Angelini e Torquati - gli attuali amministratori comunali hanno avuto conferma che parte dei finanziamenti destinati al porto di San Benedetto verranno destinati al dragaggio a benna, tanto da rendere necessaria la realizzazione di una nuova cassa di colmata. Tale stoccaggio verrebbe posizionato in continuità ad est della cassa di colmata esistente che si è già rivelata nel tempo assolutamente impraticabile e quindi inutile a fini portuali». 


La struttura
Insomma una nuova struttura, della quale si era parlato anche in passato, negli ultimi anni, che secondo l’ex assessore alla pesca e l’esponente pentastellato, non serve assolutamente a nulla. Anzi. «Ora ripetere un errore così clamoroso - affermano i due - significa raddoppiare i problemi nella prospettiva di un terzo braccio del porto e rendere più pericolosa la vita ai nostri pescatori (anche per le ulteriori modifiche al regime delle correnti che verrebbero ancora una volta introdotte all’imbocco del porto, senza con questo risolvere il problema dell’insabbiamento)». Ma Torquati e Angelini, oltre a bocciare quel tipo di intervento, hanno anche le idee chiare su come agire per mettere in sicurezza la situazione.

«Per queste ragioni - spiegano infatti i due - si consiglia vivamente di modificare questo intento e di utilizzare la sabbia, una volta dragata e depurata a bordo con diversi, più moderni e duraturi sistemi esistenti, come ripascimento, all’interno di una nuova banchina da costruire in direzione nord così come previsto dal Nuovo Piano regolatore portuale del 2014. Piano che dovrà essere il riferimento principale per la progettazione da parte del pool di imprese indicate dalla stessa Autorità Portuale». 


Le motivazioni


Secondo l’ex assessore a il candidato alle recenti elezioni comunali di San Benedetto «questo primo intervento permetterebbe una destinazione definitiva della zona alle attività produttive con grande effetto di crescita economica e occupazionale». La Riviera, si ricorderà, ha già una vasca di colmata realizzata nel 2009 per ospitare le sabbie dragate dal porto di Senigallia.

 

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Corriere Adriatico