Mette le zampe sopra il tombino, Byron cane eroe muore folgorato a San Benedetto. «Aveva salvato tante vite durante il terremoto»

L'area, in un passaggio obbligato ai pedoni, è al vaglio dei carabinieri

Byron con il suo proprietario
SAN BENEDETTO - Aveva rischiato la vita tante volte addentrandosi tra le macerie per trovare i superstiti del terremoto del 2016. Ne aveva salvati tanti. Ed è morto...

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SAN BENEDETTO - Aveva rischiato la vita tante volte addentrandosi tra le macerie per trovare i superstiti del terremoto del 2016. Ne aveva salvati tanti. Ed è morto domenica, durante una passeggiata con il suo padrone, Massimiliano Galletti. 

 


Le circostanze


Un’uscita serale che è costata la vita a Byron che, a casa, non è più tornato perché è rimasto folgorato dopo essere passato con le zampe sopra il coperchio di un pozzetto elettrico. Un “tombino” di quelli sopra ai quali tutti, ogni giorno, passiamo decine di volte. Ma in quel pozzetto, che a causa della presenza di un cantiere si trova su un passaggio obbligato, ai pedoni, nel tratto di via Giovanni XXIII che si trova a Est di via Curzi, pare che ci fosse un cavo elettrico lesionato. Ma la ricostruzione dei fatti è ora al vaglio dei carabinieri. Quello che è certo è che come l’animale ha messo la zampa su quel coperchio è stato ucciso sul colpo.  

L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) ha deciso di presentare domani un esposto alla Procura per chiedere di identificare le responsabilità e punire i responsabili della morte del cane


L’allarme


Quando è stato dato l’allarme, sul posto sono intervenuti i veterinari dell’Asur insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco chiamati per mettere in sicurezza la situazione. L’area è stata transennata e interdetta al passaggio pedonale e la corrente è stata scattata. Quel pozzetto, così come altri nella zona, era stato oggetto di alcuni lavori eseguiti da un’azienda esterna al Comune, nelle scorse settimane e per questo motivo la corrente elettrica è stata disattivata in tutte le aree interessate dagli interventi. «Ho perso in un attimo un compagno di vita coraggioso e generoso - ha affermato Galletti - che non si è mai risparmiato in tutte le attività di ricerca che abbiamo compiuto insieme nei suoi 10 anni di servizio. Byron era un cane molecolare, con una spiccata sensibilità, capace di inseguire le tracce di persone smarrite nelle situazioni più difficili: nelle attività dell’Associazione nazionale carabinieri e del soccorso Alpino».


Il riferimento


Byron è stato un riferimento per tanti soccorsi in montagna molte delle quali salvate proprio grazie al suo fiuto, nella ricerca di persone scomparse, di sopravvissuti tra le macerie del terremoto di Umbria e Marche del 2016, in quelle susseguenti all’omicidio Sarchiè, nel recupero dei corpi dei piloti morti nello scontro dei Tornado del 2014.


La richiesta


«Sono profondamente addolorato per quanto successo. Ho dato immediate disposizioni affinché fosse fatto tutto quanto era necessario per tutelare la sicurezza pubblica». Lo afferma il sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafuo relativamente la morte del labrador folgorato sul pozzetto elettrico. «E’ un episodio incredibile nella sua drammaticità sul quale dev’essere fatta rapidamente chiarezza».< Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico