Gli chalet si sono allargati troppo, rimosse intere file di ombrelloni sotto gli occhi attoniti dei turisti

La Capitaneria in azione
SAN BENEDETTO - Troppi metri quadri di arenile occupati rispetto a quelli consentiti dalla propria licenza. È scattato ieri mattina il blitz degli uomini della Capitaneria...

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SAN BENEDETTO - Troppi metri quadri di arenile occupati rispetto a quelli consentiti dalla propria licenza. È scattato ieri mattina il blitz degli uomini della Capitaneria di porto che hanno fatto smantellare intere file di ombrelloni in uno degli chalet del lungomare nord e altre attrezzature in un altro stabilimento balneare.

 

L’operazione

L’operazione si sarebbe resa necessaria perché ognuna ha un numero contingentato di metri quadri sui quali, peraltro, vengono calcolati i canoni demaniali dunque le tasse da pagare. Va da sé che, se ci si allunga, cioè si occupa uno spazio superiore, questo non è consentito per legge. Quindi ieri mattina, gli uomini della Capitaneria hanno eseguito una serie di controlli e hanno trovato qualcuno dei concessionari non in regola con quanto stabilito. Controlli che, peraltro, sono iniziati già da tempo, a quanto pare, ma questa volta hanno attirato l’attenzione di molte persone perché lo smantellamento è stato abbastanza consistente tanto da balzare all’occhio di chi passeggiava. 

I turisti

Se ne sono accorti in particolare i turisti che in questo periodo affollano la Riviera delle palme. Sono tanti coloro che, soprattutto nel weekend, raggiungono il litorale e spesso non riescono neppure a trovare posto nei vari bagni tante sono le richieste che arrivano ai gestori. Un boom in questo periodo post pandemico che forse ha spinto qualcuno per così dire ad allargarsi e quindi occupare uno spazio maggiore del consentito. Certo è che chi non rispetta le regole però corre il rischio di conseguenze sia penali sia amministrative. E nei giorni scorsi sarebbero anche state elevate alcune multe. D’altra parte gli uomini della Capitaneria stanno operando su molti settori, non solo quello relativo all’ampiezza dei metri quadri occupati. Nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro stanno controllando se le boe che delimitano la fascia delle acque sulle quali non ci sono pericoli alla balneazione sono posizionate all’altezza di un metro; se, ad esempio, i bagnini rispettano l’orario di lavoro e gli viene fornita la giusta attrezzatura, che questa che sia efficiente e ad esempio non scaduta.
Il metodo


Anche questi obblighi, infatti, attengono al concessionario di spiaggia che deve prendersi cura dei propri bagnanti. Insomma anche se è caduto quest’anno l’obbligo del distanziamento sociale e sono venute meno le regole ferree degli ultimi due anni, sono numerosi gli adempimenti che spettano la categoria tanto che è presumibile che i controlli non si fermino qui da parte della Capitaneria tenuta in primo luogo a tutelare che la villeggiatura dei bagnanti sia la più serene possibile.

 

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Corriere Adriatico