San Benedetto, fallimento Cat, il consulente ricostruisce in udienza tutti i movimenti prima del crac

Il tribunale di Ascoli
SAN BENEDETTO - Si inizia a intravedere la fine del processo che da 5 anni sta vedendo protagonista il Centro di assistenza tecnica (Cat) presso il tribunale di Ascoli dopo il...

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SAN BENEDETTO - Si inizia a intravedere la fine del processo che da 5 anni sta vedendo protagonista il Centro di assistenza tecnica (Cat) presso il tribunale di Ascoli dopo il fallimento avvenuto nel 2013. Ieri pomeriggio si è svolta l’udienza che ha visto al centro la ricostruzione degli ultimi anni del Cat dal 2009 al 2013, evidenziando l’attività di erogazione delle risorse a favore della Confesercenti con tanto di restituzione delle somme.

 

La consulenza

Doveva essere l’udienza di Paolo Perazzoli e Giacomo Sciarra ma i tempi contingentati hanno visto solo l’interrogatorio del consulente tecnico Stefano Marucci che aveva operato negli ultimi anni di vita del Cat quando erano presidenti Tommaso Bruno Traini per la Confesercenti e Ilenia Illuminati per il Cat. E proprio i movimenti finanziari degli ultimi quattro anni di vita del Centro prima di arrivare al fallimento sono stati posti sotto la lente di ingrandimento. Proprio durante la gestione Traini i conti si chiusero con un saldo attivo di 8mila euro a seguito dell’elargizione di fondi da parte del Cat a favore della Confesercenti per una cifra di 90mila euro, associazione di categoria che poi procedette a restituire la somma. Lo stesso durante la gestione Illuminati, almeno da quanto riportato dal tecnico Marucci, in cui i conti si chiusero con un saldo attivo di 24mila euro, quindi risorse prestate dal Cat, che fungeva quasi da bancomat, e successivamente restituite dalla Confesercenti. Ma questo avvenne negli ultimi anni, diversamente da quanto sarebbe accaduto nei primi anni di attività del Cat. Il Centro di assistenza tecnica, infatti, rappresentava il braccio operativo della Confesercenti per l’erogazione di servizi come la gestione della contabilità degli iscritti oltre che erogazione di denaro e a seguito di una forte passività venne proclamato il crac il 24 maggio del 2013. Ieri pomeriggio erano attesi gli interrogatori dei due imputati Perazzoli e Sciarra, ma quest’ultimo era assente e il giudice ha preferito sentire solo Marucci per rinviare l’udienza degli imputati al prossimo 14 giugno. A quel punto ci sarà la discussione ed entro fine anno è attesa la sentenza di un processo fiume che vede sul banco degli imputati i sei ex presidenti di Confesercenti e del Cat quali Paolo Perazzoli, Giacomo Sciarra, Ilenia Illuminati, Nino Capriotti, Tommaso Bruno Traini e Giuseppe Ricci difesi rispettivamente dai legali Nazario Agostini, Rita Virgili, Orlando Ruggieri, Domenico De Angelis e Sergio Liberati, Mauro Gionni e infine Ricci. 

Le imputazioni

L’accusa è di fallimento e bancarotta fraudolenta, dal momento che attraverso più azioni i presidenti che si sono susseguiti al vertice dell’associazione di categoria avrebbero distratto dal patrimonio del Cat la somma di 549.721 euro erogata al socio unico Confesercenti, nel corso degli anni, senza porre azioni finalizzate al rientro. A Illuminati verrebbe imputata anche la bancarotta patrimoniale in quanto contestati i pagamenti effettuati alla società Immobiliare marchigiana e al Cescot.
 

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Corriere Adriatico