San Benedetto, presentati i 6 progetti per il restyling dell'ex stadio Ballarin

Il convegno sul futuro del Ballarin
SAN BENEDETTO - Un campo da calcio per gli allenamenti, un museo della memoria, un giardino multimediale, il mantenimento della curva Sud e della tribuna Ovest, una palestra...

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SAN BENEDETTO - Un campo da calcio per gli allenamenti, un museo della memoria, un giardino multimediale, il mantenimento della curva Sud e della tribuna Ovest, una palestra e un parco urbano. C'è tutto questo nel progetto della Fondazione Ballarin "L'età del verde" che ieri ha riscosso maggior successo in un Auditorium affollato con solo posti in piedi. Grande pubblico per l'iniziativa organizzata dalla Fondazione Ballarin che ha visto presentare ben sei progetti per la riqualificazione dell'ex stadio.

Tifosi, politici e tecnici non hanno voluto mancare all'appuntamento per il restyling di un vero posto del cuore e della memoria per i sambenedettesi, quale è il Ballarin. Tra i primi interventi quello del presidente della Samb Franco Fedeli, il quale ha ribadito l'interesse suo e di suo figlio Andrea al recupero dell'area Ballarin in sintonia con i politici locali dal momento che la città si presenterebbe carente di strutture destinate all'intrattenimento anche se si è riservato di non lanciare promesse a vanvera. Poi la parola è passata ai tecnici con i loro progetti. 
Il primo a salire sul palco è stato Francesco Milanaccio con l'elaborato "Parco scientifico interattivo. Acquarium per il Piceno" che prevede due livelli, sotto 18 padiglioni e sopra dei giardini pensili, mantenimento della curva Sud, una sala per il museo e un acquario. A seguire gli architetti Di Sciascio e Narcisi hanno proposto il loro progetto che si compone di un viale pedonale, una corte di accesso con tanto di piazza e teatro aperto, coperture a giardino e un auditorium insieme a spazi commerciali. Poi è stata la volta de "L'età del verde" che ha riscosso grande successo con il mantenimento di uno spazio della memoria di Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni morte nel rogo dell'81, insieme al parco urbano, il campo da calcio e il museo per la Samb. 
Si è passati poi al progetto "Un'onda per il Ballarin " firmato dall'architetto Mirco Assenti che prevede un museo interattivo, una piazza, al posto dei distinti una stand per mercati e fiere e un percorso a onde lungo l'impianto. Più artistico l'elaborato di Carlo Gentili dal titolo "Spirito libero" che prevede un'opera realizzata in ceramica e maiolica con ricostruzione delle tribune.

Altro progetto, invece, realizzato da due studenti Carosi e Barchetta "Il Ballarin tra cultura e natura" che prevede una biblioteca, un parco, un centro didattico per musica e teatro, il mantenimento della curva Nord e delle tribune che secondo loro studi non sarebbe pericolante e infine un museo dello sport. Ultimo progetto presentato quello di Primo Angellotti "Una casa per la Samb" con un'arena per la musica, uno spazio multifunzionale, la gradinata Sud mantenuta, una recinzione leggera e un intervento sulla viabilità con doppia carreggiata su uno dei due lati che costeggiano lo stadio e il campo da calcio da destinare agli allenamenti.
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Corriere Adriatico