Baby gang sul lungomare, due finiscono in manette: l’accusa è aver accerchiato e aggredito a calci e pugni un turista

I carabinieri in azione
SAN BENEDETTO - Dopo le indagini e le perquisizioni dei mesi scorsi si stringe il cerchio sui componenti di quella che era stata definita la baby gang che ha funestato con episodi...

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SAN BENEDETTO - Dopo le indagini e le perquisizioni dei mesi scorsi si stringe il cerchio sui componenti di quella che era stata definita la baby gang che ha funestato con episodi di violenza, la seconda parte dell’estate 2021 a San Benedetto.

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Ieri mattina i carabinieri del comando provinciale e gli agenti della questura di Ascoli Piceno hanno eseguito due distinte ordinanze di applicazione di misure cautelari nei confronti di altrettanti ventenni di origini magrebine ma da tempo residenti nella provincia, gravemente indiziati in relazione a due rapine ai danni di giovani turisti sul lungomare di San Benedetto, sul finire della scorsa estate. 

Il metodo

Gli investigatori, grazie anche ad un costante e proficuo scambio di informazioni, di filmati e di fotografie, confrontandosi sulle diverse metodologie investigative, sotto l’attento e costante coordinamento della Procura della Repubblica picena che delegava le varie attività di indagine, hanno raccolto precisi elementi probanti che hanno portato all’emissione da parte del giudice per le indagini preliminari di un provvedimento cautelare dell’obbligo di dimora con l’obbligo di permanenza in casa nella fascia oraria notturna per i due giovani per una rapina verificatasi nel settembre 2021 e per uno di loro in relazione ad un’altra analoga rapina verificatesi nel luglio 2021. Nel primo episodio, sul lungomare sambenedettese, tre giovani accerchiavano un giovane turista romano per poi aggredirlo a calci e pugni e, pur di sottrargli un telefono cellulare, non esitare a colpirlo al braccio con un coltello causandogli una grave ferita lacero contusa; nel secondo, invece, avvicinavano dei minorenni e, dopo aver cinto il collo ad uno di essi per evitargli la fuga, li costringevano a consegnare portafogli e telefoni cellulari. Nei prossimi giorni i due giovani raggiunti da misura cautelare verranno interrogati dal gip e potranno fornire la loro versione.

 

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Corriere Adriatico