Avviate tante iniziative per trovare i medici ma in troppi ancora dicono no. E l'emergenza continua

Avviate tante iniziative per trovare i medici in troppi ancora dicono no. E l'emergenza continua
SAN BENEDETTO - Situazione critica al Madonna del Soccorso dove il Covid sta mettendo a dura prova il personale medico e paramedico mentre la direzione indice concorsi, attinge a...

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SAN BENEDETTO - Situazione critica al Madonna del Soccorso dove il Covid sta mettendo a dura prova il personale medico e paramedico mentre la direzione indice concorsi, attinge a graduatorie e cooperative per trovare soluzioni. Si sta lavorando anche a un prossimo trasferimento del centro vaccinale che vedrebbe il ritorno in pole dell’ex Bowling a Porto d’Ascoli. 

 

Annuncio arrivato dal direttore Esposito in occasione della donazione, da parte della ditta Straccia Packaging, di un dispositivo per l’attività riabilitativa. «Stiamo cercando di intercettare personale medico attraverso concorsi, attingendo a graduatorie, contattando liberi professionisti, impiegando personale interno all’ospedale, chiedendo aiuto alle cooperative ma non è un percorso semplice». Così il direttore dell’AV5 Massimo Esposito parla del difficile momento pandemico che sta attraversando la sanità sambenedettese dove la criticità maggiore sembra essere rappresentata dal Pronto soccorso messo a dura prova dai contagi, ma sarebbero tanti i rifiuti ricevuti da professionisti che pur in graduatoria non intendono lavorare al Madonna del Soccorso. 


«Abbiamo a che fare con un’epidemia molto contagiosa, anche se meno pericolosa- spiega Esposito – tanti i contagi anche tra il personale ospedaliero creando problemi sulla dotazione organica, così tra i pazienti. Speriamo che tra uno o due mesi si torni a regime nell’attività ospedaliera e cessi l’emergenza». Un cinturino in grado di stimolare le strutture neuromuscolari con alterata innervazione centrale a seguito di una lesione che potrebbe essere stata provocata da ictus, trauma cranico, lesione midollare. Si tratta del Fes un dispositivo che la famiglia Straccia, della ditta di Colonnella Straccia Packaging, ha voluto donare all’ospedale Madonna del Soccorso e in particolare al reparto di fisiatria diretto dal dottor Alfredo Fioroni. 


La Fes viaggia a frequenze basse dalle 16 alle 33 pulsazioni al secondo e la sua destinazione è il nervo con l’obiettivo di indurre e riabilitare un movimento funzionale di un distretto articolare. In un programma riabilitativo la Fes correla a un aumento della velocitò del cammino una riduzione della spasticità migliorando anche l’equilibrio. «Abbiamo deciso di fare questa donazione – ha spiegato Pietro Straccia – per restituire quello che ci ha dato questo territorio e per un legame personale che abbiamo con il reparto di Riabilitazione». Il primario Fioroni ha sottolineato come il suo reparto collabori da sempre con la Neurologia offrendo così le migliori prestazioni per i pazienti che devono affrontare una riabilitazione dopo un trauma neurologico, la stessa istituzione del corso universitario in Fisioterapia presso il Mazzoni è andata a potenziare l’intero reparto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico