Aviosuperficie per ambulanze, la Riviera deve restare a terra. E sulla questione interviene Ameli

L’area vicina alla Ragioneria dove si potrebbe realizzare l’aviosuperficie
SAN BENEDETTO -  La Riviera rimane fuori dal bando regionale per l’assegnazione di fondi a favore dell’elisoccorso. Da qui la denuncia del segretario provinciale...

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SAN BENEDETTO -  La Riviera rimane fuori dal bando regionale per l’assegnazione di fondi a favore dell’elisoccorso. Da qui la denuncia del segretario provinciale del Pd, Francesco Ameli che sollecita subito un nuovo bando, vista la necessità di dotare San Benedetto di una superficie attrezzata dove far atterrare l’eliambulanza

 


Nelle Marche è stata istituita la Rem Rete elisoccorso Marche di emergenza, che prevede una serie di elisuperfici individuate nella delibera 569 del 2018 risalente al mandato Ceriscioli con cui si andava a individuare le piazzole di sosta e la pianta territoriale delle elisuperfici. Nel Piceno, venivano individuate zone soprattutto nelle aree interne più difficili da raggiungere e alcune aree da servire tra cui San Benedetto sulla costa. «Ora – spiega il segretario Ameli - la Regione annuncia un bando per elisuperfici, mettendo a disposizione 300mila euro, dove vengono considerati gran parte dei Comuni delle Marche ma viene esclusa l’area di San Benedetto, così il resto della costa con Grottammare e Monteprandone».

Con questi finanziamenti si andrebbero a realizzare piazzole attrezzate con la manica a vento, le luci radenti, un’area di sicurezza, l’impianto di illuminazione, il collegamento idrico, aspetti tecnici che venivano previsti dalla delibera di Ceriscioli ma che l’amministrazione Acquaroli avrebbe cassato per quanto riguarda San Benedetto, inserendo solo le aree interne. «Vorrei un nuovo bando per dare risposte a San Benedetto- sollecita Ameli - ritengo necessario che si provveda per una nuova gara che destini risorse a territori che vengono esclusi da questo bando. Chiarezza dalla Regione che, in questo modo, non dà risposte concrete alla città». Per quanto concerne l’elisuperficie la città di San Benedetto ha da poco tempo individuato un’area quale lo spiazzo su via Sgattoni, antistante l’istituto superiore Capriotti, che si sviluppa su 3mila metri quadrati. Spazio comunale che è stato predisposto per l’atterraggio anche notturno dell’eliambulanza. Visto che annualmente si registrano circa 50 traumi gravi e almeno 30 ricoveri che richiedono il trasferimento notturno in elicottero. 


Una necessità soprattutto per quanto riguarda i voli notturni, questo evita di impiegare medici e infermieri per il trasferimento dei malati in ambulanza fino in Ancona, facendo risparmiare del personale all’ospedale. Fino a oggi gli atterraggi avvenivano al porto dove ora non è più possibile per motivi di sicurezza e vicino allo stadio ma anche qui non è sempre possibile soprattutto in estate quando stazionano le giostre.

Solitamente per le emergenze primarie l’elicottero atterra sul posto dell’incidente mentre per i voli notturni e per i trasferimenti da un ospedale all’altro servono aree validate e fisse. Per questa area erano arrivati finanziamenti dall’Avis e dalla Mecaer Aviation Group ma certo non si tratta del finanziamento e dell’attrezzatura che avrebbe potuto mettere a disposizione un bando regionale, da qui la richiesta a gran voce da parte del Pd provinciale.

 

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Corriere Adriatico