San Benedetto, esasperati dai vandali Una parte della città in balia degli sbandati

Le azioni dei vandali al centro di San Benedetto
SAN BENEDETTO - Vandalismo, teppismo e microcriminalità, in Riviera cresce l’esasperazione. Il raid teppistico nel parcheggio di piazza Nardone e il sabotaggio di...

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SAN BENEDETTO - Vandalismo, teppismo e microcriminalità, in Riviera cresce l’esasperazione. Il raid teppistico nel parcheggio di piazza Nardone e il sabotaggio di alcuni parcometri sparsi lungo la città sono solo le ultime due gocce cadute in un enorme contenitore di fattacci. Da Sud a Nord le note dolenti sono parecchie. A esempio: c’è il caso del sottopasso di via dell’Airone (a cavallo tra Sentina e Porto d’Ascoli Centro) dove la pubblica illuminazione è continuamente bersagliata dai teppisti. C’è poi la piaga dei writers, cresciuta senza freni negli ultimi anni. L’amministrazione comunale si limita a ripulire, con risultati neanche troppo duraturi: “Purtroppo alcuni spazi che avevano recentemente pulito sono stati nuovamente sporcati, come il muro della scuola Sacconi. - afferma il direttore della Multi Servizi Fabrizio Pignotti - . Ma il Comune non demorde e presto saremo di nuovo in strada per cancellare altri imbrattamenti”.

Per non parlare poi di questioni più serie, come i gruppi di sbandati che imperversano in Riviera e che a volte si lasciano andare ad intemperanze, vedi le recenti molestie nel pontino di via Calatafimi. “La cosa più preoccupante è che le istituzioni sembrano non avere il polso di quello che realmente accade in città” sbotta il vicepresidente del comitato di quartiere Marina Centro, Giovanni Filippini, ricordando il summit d’inizio gennaio al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Gaspari e il sottosegretario all’Interno Bocci. In quella sede, il territorio rivierasco venne descritto come “sempre più vivibile e sicuro”.
Una definizione che, probabilmente, avrà fatto rizzare i capelli ai residenti di via Saffi (Paese Alto) i quali lamentano in continuazione che il parco affacciato lungo la loro strada è diventato terra di nessuno, dove dettano legge solo teppisti, spacciatori e consumatori di droga. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico