Giulio Palomba, il prof più severo d'Italia, assolto dai colleghi della Politecnica delle Marche: «Troppi bocciati? Mi pento solo dei piedi sul tavolo»

La sede dell'Università Politecnica a Porto d'Ascoli e il professor Giulio Palomba
SAN BENEDETTO - Il Senato accademico dell’Università Politecnica delle Marche ha assolto con formula piena il professor Giulio Palomba, docente di Micro economia...

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SAN BENEDETTO - Il Senato accademico dell’Università Politecnica delle Marche ha assolto con formula piena il professor Giulio Palomba, docente di Micro economia presso la facoltà di San Benedetto, accusato di bocciare un numero elevato di studenti e di essere l’incubo della facoltà dell’ateneo. 


La difesa


«Sono un semplice dipendente della struttura pubblica che porta avanti la propria professione per la quale viene pagato. Non sono un super eroe ma nemmeno un pazzo sanguinario», così il professor Palomba dopo che nei giorni scorsi era stato accusato di essere il professore più severo d’Italia. E subito puntualizza: «Non sono il più cattivo, anche in Ancona c’è chi è più severo di me, siamo almeno in 4 tra i più temuti e io non sono certo il peggiore». Palomba intende fare chiarezza. «Sono stato attaccato per i numeri e la casistica dei miei esami – puntualizza il docente – che io stesso pubblico, sarebbe paradossale se andassero contro di me. Io sono per la trasparenza. Chi denuncia di aver provato il mio esame per oltre 33 volte è perché si è presentato 29 volte e ha consegnato in bianco mentre per 4 volte ha preso insufficiente. Tra l’altro conservo tutti i verbali». È un uomo amareggiato il professor Palomba dopo gli attacchi ricevuti che non si aspettava. «Non ho mai detto “portate i fazzoletti perché vi farò piangere” non rientra nel mio gergo – prosegue – così quando di fronte a uno studente in difficoltà dico “ti do un assist” è in senso di aiuto, le parole vanno contestualizzate. È vero vorrei forgiare una bella classe dirigente del domani ma non credo che tutti andranno a Montecitorio e sicuramente è una frase che non ho detto durante gli scritti, dove preferisco rimanere in silenzio per aiutare la concentrazione».


L’errore e le giornate buie


Ma se Palomba rigetta al mittente gran parte delle accuse, una se la prende tutta e chiede scusa. «Ho sbagliato», riferendosi ai piedi posti sul tavolo durante la lezione. «È un’immagine brutta - spiega - un atto superficiale, anche se alla base ci sono problemi alle ginocchia, ma davvero non si ripeterà più e mi scuso». Poi numeri alla mano il docente di Economia spiega il suo esame che parte da un punteggio minimo di 12 su 26, a cui si aggiungono altri 6 punti se vengono centrate tutte le affermazioni, quindi 32 punti a cui se ne aggiunge uno di bonus e infine un orale con un credito massimo di 3, insomma se l’esame è perfetto si totalizzano 36 punti mentre con 15 si passa comunque. Questo per spiegare che non si tratta di un esame impossibile. «Voglio che alla fine di tutto - termina Palomba - venga riabilitata la mia professione e soprattutto il servizio concesso all’Università, sono sempre stato fautore della trasparenza, nonostante tutto ho trascorso delle giornate buie che ora spero diventino solo un brutto e lontano ricordo».
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Corriere Adriatico