SAN BENEDETTO - L'asilo Merlini ha spento 150 candeline. Lo ha fatto con un convegno all'Auditorium comunale alla presenza del sindaco Giovanni Gaspari, del presidente...
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Oggi la scuola è frequentata da bambini di fascia di età dai 2 ai 5 anni e continua a sviluppare quel progetto formativo che l'ha sempre caratterizzata nel rispetto delle volontà testamentarie di Teresa e Pietro Merlini.
La scuola, per tradizione, non deve avere fini di lucro, ma produrre il reddito necessario per il proprio mantenimento e per fare l'interesse esclusivo degli utenti.
"Centocinquanta anni di attività della scuola sono un patrimonio prezioso- ha sottolineato il presidente Vesperini - sono stati anni vissuti con continuità d'intenti, segno della persistenza di una risorsa eccezionale, parte di un patrimonio e di un radicamento forte in città, come da lascito testamentario dei coniugi Merlini".
Al momento della sua inaugurazione l'istituto venne intitolato a "Vittorio Emanuele II".
Nel corso del tempo ha subito mutamenti di sede e cambiamenti statutari ma è andata sempre più acquisendo importanza e notorietà consolidando la propria vocazione.
Nel febbraio del 1863 una specifica commissione, presieduta da Cesare Paielli e composta da Agostino Piacentini Rinaldi, Federico Voltattorni e Napoleone Neroni, apriva una sottoscrizione per azioni da cinque lire, da versare obbligatoriamente per tre anni a favore di un ipotetico asilo d'infanzia e con il sussidio comunale e della Congregazione di Carità, a vantaggio dei bambini sambenedettesi "privati dei genitori o trascurati e che passavano la maggior parte del loro tempo per le strade". Per cura e iniziativa del Comune poi nel giugno 1864, in alcuni locali dell'ospedale di via Pizzi, venne ufficialmente inaugurato l'asilo infantile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico