Un "tesoretto" da 500 euro per i sedici quartieri della città: «Ecco come lo spenderemo»

Arriva un tesoretto per i sedici quartieri: «Ecco come spenderemo 500 euro»
SAN BENEDETTO  - Una (piccola) somma, tanti modi per utilizzarla. Dalla gestione del Torrione, passando per la sostituzione di qualche panchina, fino alle spese legate alla...

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SAN BENEDETTO  - Una (piccola) somma, tanti modi per utilizzarla. Dalla gestione del Torrione, passando per la sostituzione di qualche panchina, fino alle spese legate alla presenza sul web. Recentemente, l’amministrazione comunale ha rifinanziato con 8mila euro il fondo per i rimborsi-spese dei comitati di quartiere. 

 


In città, le associazioni zonali sono ben 16 e, dunque, nel corso dell’anno, questi gruppi hanno a disposizione 500 euro cadauno. In base alle norme municipali, il tesoretto può essere utilizzato, in particolare, per «la promozione di iniziative di solidarietà e volontariato sociale, iniziative e manifestazioni finalizzate alla salvaguarda e alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali e dell’ambiente». 


Ogni Comitato ha le sue caratteristiche, ma una cosa che accomuna pressoché tutti sono i soldi necessarie per acquisti di piccola cancelleria, oltre alla realizzazione di manifesti e volantini necessari a pubblicizzare le attività dei vari gruppi. Come, ad esempio, le assemblee pubbliche. Durante gli ultimi anni di pandemia, il quartiere Sant’Antonio da Padova, in collaborazione con la parrocchia, ha utilizzato parte di quei fondi a sostegno di famiglie in difficoltà. Una scelta che, per dirla tutta, hanno fatto molti altri direttivi. 


Mentre, in tempi pre-Covid, all’Agraria una parte del rimborso è servita per sostenere belle iniziative Befana di quartiere o la fochera. «Non avendo una nostra sede - puntualizza il presidente Antonio Romano - diamo anche un contributo all’associazione di beneficenza “Ora et Labora”, che ci ospita quando dobbiamo effettuare degli incontri». 


Al Ponterotto, invece, il Comitato attualmente retto da Roberto Angelini ha stipulato una polizza assicurativa che copre eventuali danni o infortuni all’interno dell’ex scuola “Borgo Trevisani”, utilizzata proprio come polo dell’associazione zonale. A Ragnola, il team del presidente Giovanni Procacci ha sfruttato quel fondo anche per sostituire alcuni arredi pubblici rovinati. Da Ragnola e da altri Quartieri, sono poi arrivate donazioni agli istituti scolastici presenti nei territori di competenza. Doni (strumenti musicali o apparecchiature didattiche) utili a migliorare la formazione degli studenti. 



Mentre dalla zona Salaria, il presidente Marco Laudi evidenzia come il fondo sia servito pure per coprire le spese di gestione della Pec (posta elettronica certificata) del sito web di quartiere e della manutenzione di un vecchio pc. Al Paese Alto, invece, parte dei 500 euro sono serviti a coprire le spese di apertura al pubblico della celebre Torre dei Gualtieri: operazione portata avanti con il gruppo degli “Amici del Paese Alto”. Naturalmente i 500 euro vengono dati in forma di rimborso dopo una corredata e idonea documentazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico