San Benedetto, arrestato per droga minacce e islamismo estremo

La Digos che ha arrestato lo straniero
SAN BENEDETTO - Richiedente asilo aveva presentato richiesta di...

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SAN BENEDETTO - Richiedente asilo aveva presentato richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno in Italia in quanto aveva avuto la fortuna di trovare un lavoro. Nell’attesa però ingannava il tempo spacciando sostanze stupefacenti. Ebrima Kanyi, 25 anni, originario del Mali ma residente a San Benedetto, assistito dall’avvocato Simone Matraxia, è però finito nei guai e martedì scorso è stato arrestato dagli agenti della Digos ascolana al termine della perquisizione nella sua abitazione. L’indagine nei suoi confronti era scattata due mesi fa quando, a seguito di una denuncia presentata da una ragazza, il giovane era accusato di stalking nei suoi confronti. Il venticinquenne inviava diversi messaggi telefonici minacciosi all’indirizzo della ragazza, oltre a frasi verbali dello stesso tenore del tipo «ti ammazzerò e ti porterò via i figli». Per due mesi, fra luglio ed agosto dello scorso anno, Ebrima Kanyi, si recava quasi tutti i giorni nell’albergo dove lavorava la ragazza per minacciarla che sia lei che i figli avrebbero dovuto sottostare ai suoi voleri.Non solo minacce ma anche aggressioni che le avevano procurato delle lesioni. Per la malcapitata era diventato un’ossessione da cui si sarebbe potuta liberare. Gli agenti della Digos hanno fatto irruzione raccogliendo l’appello della vittima. Su Facebook Kanyi pubblicava anche diverse immagini raffiguranti arabi con pistole, mitragliatrici e messaggi pro musulmani allo scopo di intimorire la giovane. Le gravi minacce venivano altresì rivolte ad un giovane che frequentava la ragazza creando in lui il fondato timore per la sua incolumità tanto da costringerlo a cambiare le abitudini della sua vita. Quando martedì scorso gli agenti hanno fatto irruzione nella sua abitazione pensando di trovarci le armi, la loro sorpresa è stata che hanno rinvenuto 156 grammi di hashish, 240 di marijuana, diverse dosi di droga, due cutter, un bilancino di precisione e documenti in cui erano riportati movimenti di versamenti e prelievi di danaro, oltre 9mila euro contanti.
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Corriere Adriatico