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SAN BENEDETTO - Ottanta giudici popolari per sei squadre che proporranno, ciascuna, un piatto della tradizione di uno dei 6 Paesi prescelti. Benvenuti ai Giochi senza frontiere della solidarietà che, giovedì 26 maggio, si terranno all’istituto Alberghero Buscemi di San Benedetto con il nobile scopo di raccogliere fondi per la Caritas diocesana da destinare ai bisogni delle famiglie ucraine ospitate in città. E non è un caso che ieri, alla presentazione del progetto, c’era anche don Gianni Croci, il presidente dell’associazione cattolica, che ha lodato non solo l’iniziativa ma anche la scuola «con la quale abbiamo collaboratore altre volte e dove non si fa solo istruzione - ha precisato - ma soprattutto ancora una volta educazione».
Il progetto dal titolo «La pace siamo noi» è stato illustrato direttamente dai ragazzi del Consiglio di istituto, Mariachiara Cruciani, Andrea Capriotti, Sara Grilli e Alessandro Moretti.
L’offerta libera costituirà il fondo che poi sarà devoluto alla Caritas per aiutare gli ucraini, una cinquantina le famiglie presenti in città, per un totale di circa 150 persone. Saranno coinvolti gli alunni di tutti i corsi che si tengono al Buscemi: servizi di sala e vendita, enogastronomia, pasticceria, accoglienza e promozione turistica. Coinvolta, in quanto coordinatrice del progetto Prime, piano regionale per l’integrazione dei migranti, anche la professoressa Sabrina Crescenzi con le colleghe Arianna Panichi e Gabriella Gabrielli che invece aiuteranno i ragazzi nei collegamenti con i computer proprio nelle zone di guerra.
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