Manichino appeso a testa in giù sulla Statale. Così qualcuno ha voluto celebrare il 25 Aprile

Il fantoccio appeso a testa in giù sulla Statale
SAN BENEDETTO - Scritte e a testa in giù sui muri e, ieri mattina, anche un manichino con un cartello in mano appeso, sottosopra, ad un albero. Si trovava a circa cinque...

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SAN BENEDETTO - Scritte e a testa in giù sui muri e, ieri mattina, anche un manichino con un cartello in mano appeso, sottosopra, ad un albero. Si trovava a circa cinque metri di altezza dal suolo.

 

 

In occasione della Festa della Liberazione qualcuno ha lasciato diversi messaggi antifascisti in giro per la città. Il più rilevante è senz’altro quello comparso a ridosso del parcheggio di un complesso commerciale che si trova tra via Marradi (la salita dei Leoni) e la Statale 16 e che è stato posizionato nottetempo con l’ausilio di qualche mezzo dal momento che il pupazzo è stato posizionato a circa cinque metri di altezza ed era anche di notevoli dimensioni. Appeso, a testa in giù come Benito Mussolini a piazzale Loreto, ad un albero è stato infatti posizionato un voluminoso manichino con la faccia del Duce che porta in mano un cartello: “Il fascismo non ha eroi ma solo vili traditori”. Il fantoccio è stato poi rimosso nel corso della mattinata dalla polizia che ha però avuto necessità del supporto dei vigili del fuoco intervenuti con un’autoscala per prelevare il pupazzo. Sempre a testa in giù sono state lasciate altre scritte tra Porto d’Ascoli e la zona centrale di San Benedetto. Come quella, evidentemente rivolta ai nostalgici, lasciata sul fossato dell’Albula: «Buon 25 Aprile. Solo così lo leggete». Il tutto, naturalmente, in concomitanza con l’anniversario della Liberazione dell’Italia dai regimi nazifscisti e fascisti. Iniziativa che, soprattutto sui social, non hanno mancato di scatenare polemiche tra chi ha contestato il manichino e le scritte e chi invece ha difeso quelle iniziative.

Emidio Lattanzi

 

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Corriere Adriatico