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SAN BENEDETTO - Non semplici lavori in vista dell’estate, come potrebbe accadere alla vigilia di una Pasqua qualunque, ma veri e propri investimenti. Sulla Riviera delle palme la pandemia provoca l’effetto paradosso e alcuni stabilimenti balneari, anche quelli più prestigiosi, decidono di fare un lifting confidando non solo nella stagione prossima ventura ma per darsi una nuova immagine, più fresca e rinnovata.
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Le iniziative
È il caso ad esempio del noto chalet De Federico che offre da sempre anche una delle migliori cucine dell’Adriatico. Sul lungomare nord, da alcuni giorni teatro di opere che cambieranno la percezione dell’ingresso esterno. «Stiamo mettendo mano - dice Americo Spinozzi - al giardino soprattutto. Aumenterà il verde ma non toccheremo la struttura in muratura».
La manutenzione
Chi passa sul lungomare sud poi non può fare a meno di imbattersi in un’altra struttura imponente, quella del Bossa nova. Resta saldamente nelle mani di Francesco Armandi che dice lapidario: «Uno chalet se non gli vai dietro tu è lui che ti viene addosso. Nella maggior parte dei casi infatti - aggiunge - si tratta di strutture degli anni Cinquanta aggredite continuamente da agenti atmosferici come la salsedine. Ci stiamo occupando di fare la manutenzione delle parti in legno, di quelle in ferro e comunque di lavori che vanno a sostenere la struttura. Investiamo perché siamo fiduciosi che la situazione prima o poi si sbloccherà: siamo imprenditori e questo è il nostro compito». Ancora più a sud Corrado Capriotti sta rimettendo a posto anche lo stabilimento balneare Rivabella. In maniera più artigianale, ma comunque con la medesima voglia di un’altra stagione di mare. «Noi siamo pronti e quando ci daranno il via libera saremo lieti di accogliere nuovamente i nostri turisti. Le prenotazioni ci arrivano anche dagli Usa, da Pittsburgh dove alcuni nostri clienti storici hanno comunicato di aver fatto il vaccino e sperano di poterci venire a trovare. Noi intanto abbiamo anche comprato nuovi giochi per bambini e sistemato l’esterno, ora stiamo dando una mano di vernice». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico