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SAN BENEDETTO - Avviata la sottoscrizione online e cartacea per aderire al Comitato propositore del progetto “Ballarin-la Porta della città, un parco inclusivo sul mare” e diventarne soci sostenitori.
L’obiettivo è dimostrare l’appoggio a questa ipotesi progettuale oltre che convincere l’attuale o la prossima amministrazione comunale a prenderla in seria considerazione, per rimettere in discussione le scelte già realizzate e quelle annunciate, anche attraverso un eventuale referendum consultivo.
«L’amministrazione sta riproponendo un inutile e anacronistico stadio comunale». Questa la critica di Fabrizio Marcozzi contro gli interventi portati avanti dal Comune. Si torna così a parlare di Ballarin e soprattutto del suo futuro con il progetto proposto e portato avanti dall’associazione Salviamo il Ballarin, lo sport e la storia che vede come portavoce Marcozzi.
In particolare, verrebbe mantenuta la direttrice Nord/Sud su via Morosini e spostata la direttrice Sud/Nord (l’attuale via Marchegiani) sullo stesso lato Ovest. Così la configurazione di uno parco unitario ed integrato che comprende l’area dello stadio, le aree frammentate poste a nord, gli edifici di proprietà comunale presenti nelle vicinanze, il parcheggio già esistente e la fascia litoranea dalla duna a Sud fino al molo Nord del porto. La realizzazione di una palestra a cielo aperto inclusiva, dotata di percorsi fitness attrezzati, aperta a tutti. Un luogo, quindi, di aggregazione e, soprattutto, uno strumento per migliorare la qualità di vita attraverso l’attività sportiva, in un ambiente dove ognuno, con le proprie abilità, potrà trovare opportunità di gioco e sport in relazione con gli altri.
Il Comune nel 2019 ha demolito e ristrutturato per un restyling. Annunciata poi la ristrutturazione di gran parte della curva Sud con una capienza mille spettatori, molto probabilmente verrà ricostruita la tribuna Ovest. «Annunciato – spiega Marcozzi - il raddoppio della viabilità veicolare sul lato Est mentre via Morosini diventerà zona a traffico limitato solo per il tratto ovest dello stadio. Quindi verrà mantenuta e peggiorata la situazione di grande isola spartitraffico. Si dovranno garantire centinaia di posti auto, parcheggi per almeno 2 pullman e decine di posti per veicoli a due ruote. Una devastante impermeabilizzazione del suolo, in sintesi di sta riproponendo un inutile e anacronistico stadio comunale».
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Corriere Adriatico