Ripatransone, residenti preoccupati per il passaggio del metanodotto

Ripatransone, residenti preoccupati per il passaggio del metanodotto
RIPATRANSONE - Mentre è ancora grande la preoccupazione dei cittadini per la vicenda delle trivellazioni, una nuova tegola starebbe per abbattersi sul territorio: la...

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RIPATRANSONE - Mentre è ancora grande la preoccupazione dei cittadini per la vicenda delle trivellazioni, una nuova tegola starebbe per abbattersi sul territorio: la realizzazione di un mega metanodotto denominato “Cellino-Teramo-San Marco 2° tronco”.


Ne dà notizia Gabriele Illuminati, presidente del comitato locale per la salvaguardia ambientale: “La conduttura - spiega - partirebbe da Teramo, fino ad arrivare a Sant’Elpidio a Mare, attraverserà le nostre campagne per un totale di 75 chilometri. L’impatto sarà forte, basti pensare che la larghezza del fronte sarà di 18 metri, attraverserà i nostri vigneti, uliveti e coltivazioni agricole in zone geologicamente fragili. Si tratta di un metanodotto cosiddetto di “prima specie” ad alta pressione con un tubo di diametro 50 centimetri: in confronto il metanodotto scoppiato a Pineto è un giocattolo”. L’inizio dei lavori sarebbe previsto entro il 2016, nella Provincia di Ascoli i Comuni interessati al passaggio sono: Ascoli, Castel di Lama, Castorano, Offida, Ripatransone e Montefiore. I Comuni più attraversati sono quelli di Ripatransone e Offida. “Il metanodotto - prosegue Illuminati - passerà in località San Giuseppe dove si sta vivendo un’emergenza frane con sgomberi di abitazioni. E’ utile ricordare l’importanza di questi due Comuni per l’economia della zona, legata alle produzioni agricole e vitivinicole, che tale progetto andrà colpire”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico