Ascoli, Di Stefano ucciso dal Covid: ha fondato il maglificio Gran Sasso

Eraldo Di Stefano
ASCOLI -  Ha lottato come un leone ma alla fine ha dovuto cedere al Covid. Se ne va uno dei più grandi imprenditori di Marche ed Abruzzo. Un uomo per bene, amato...

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ASCOLI -  Ha lottato come un leone ma alla fine ha dovuto cedere al Covid. Se ne va uno dei più grandi imprenditori di Marche ed Abruzzo. Un uomo per bene, amato da tutti e che ha dato lavoro a tre generazioni. Il cuore di Eraldo Di Stefano, 92 anni, ha smesso di battere, ieri, all’ospedale di San Benedetto dove era ricoverato da oltre venti giorni dopo aver contratto il Coronavirus. Aveva lottato contro il Sars-Cov-2, finendo per essere intubato al Madonna del Soccorso.

 

A piangerlo sono la moglie Alferina, originaria di Ancarano, ed i figli Guido, Ferdinando e Roberta. Con i fratelli Nello, Alceo e Francesco aveva fondato, nel 1952, il Maglificio Gran Sasso. Nata come piccola azienda familiare e divenuta, oggi, un’icona internazionale del Made in Italy. Uno stabilimento di 20 mila metri quadrati di superficie. Eraldo aveva anche fatto parte del Cda della Cassa di Risparmio di Ascoli ed era molto conosciuto nel Piceno dove viveva. Diversi famigliari avevano contratto il Covid e per Eraldo sembrava una battaglia difficile da combattere. 
Ma tutti speravano che la sua tempra di uomo di altri tempi avrebbe retto anche a questa prova.

Negli ultimi giorni, invece, la situazione era precipitata ed aveva dovuto indossare il casco per respirare, cercando di fermare la polmonite che lo aveva colpito. «Una notizia che ci distrugge - è il commento del sindaco Elicio Romandini -. Avrei chiamato domattina Ferdinando per sapere come stava Eraldo perché avevo saputo del suo ricovero. Era un uomo meraviglioso, generoso e corretto. Da tempo non ci vedevamo perché il Coronavirus prima aveva colpito me, in novembre, e poi lui e la sua famiglia ma so che aveva ancora tanti progetti». «Era un altruista - continua il primo cittadino - e voleva assolutamente fondare un’associazione di volontariato per aiutare i più bisognosi. Me ne aveva parlato l’ultima volta che ci siamo visti. Sono sconvolto. Se ne va un pezzo di storia del nostro Paese. Un abbraccio e le nostre più sentite condoglianze alla famiglia da parte di tutta l’amministrazione».

Era il secondo figlio dopo Nello, venuto a mancare anni fa. Con la moglie Alferina era spostato da oltre 60 anni ed avevano anche festeggiato le loro nozze di diamante prima che arrivasse questa terribile emergenza sanitaria. Residente ad Ascoli, sebbene legatissimo alla sua Sant’Egidio, sarà probabilmente tumulato nel Piceno. 


Era nonno dei B-Twins, i gemelli che, nel 2011, parteciparono a Sanremo: Giuseppe ed Eraldo (come lui). Il figlio Guido, invece, è molto conosciuto per la sua passione per il cibo - posta sempre piatti sui social ed ha un grosso seguito - ma anche per aver partecipato all’edizione 2018 di “Boss in Incognito” a favore delle aziende colpite dal terremoto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico