Monteprandone entra nella hit dei borghi più belli d'Italia: ha superato i test dell'Associazione

Monteprandone entra nella hit dei borghi più belli d'Italia: ha superato i test dell'Associazione
MONTEPRANDONE - Sei nuovi borghi sono stati ammessi tra quelli più belli d'Italia: tra questi anche Monteprandone in provincia di Ascoli. L'Associazione ne ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MONTEPRANDONE - Sei nuovi borghi sono stati ammessi tra quelli più belli d'Italia: tra questi anche Monteprandone in provincia di Ascoli. L'Associazione ne ha certificato il superamento dei 72 parametri d'ammissione, raggiungendo quota 361 borghi e rafforzando così la propria presenza sul territorio nazionale.

Monteprandone diventa borgo più bello d'Italia

Oltre Monteprandone sono entrati anche Maccagno Imperiale (Va), Badalucco (Im), Giano dell'Umbria (Pg), Palena (Ch), Frigento (Av) e Agira (En).  «Con questi 6 nuovi borghi certificati - dichiara il presidente Fiorello Primi - l'Associazione I Borghi più belli d'Italia raggiunge quota 361 comuni associati. Ci congratuliamo con loro per aver superato l'articolato iter di valutazione per l'ingresso nella nostra Associazione, un procedimento di valutazione certificato Iso9001, che riconosce all'Associazione la capacità di ricercare e valorizzare l'eccellenza. Ci sono borghi già affermati che rafforzano il prestigio dell'Associazione e altri che, pur essendo ugualmente affascinanti e ricchi di tesori artistici, culturali e ambientali, sono meno conosciuti e hanno quindi bisogno del nostro traino per farsi conoscere e apprezzare».

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico