Sibillini, inverno con poca neve: allarme per il Lago di Pilato ed il suo chirocefalo

Sibillini, inverno con poca neve: allarme per il Lago di Pilato ed il suo chirocefalo
MONTEMONACO - Il Lago di Pilato tra storia e leggenda dei Monti Sibillini è sicuramente una delle attrazione turistiche dei monti Sibillini, nelle sue acque vive il...

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MONTEMONACO - Il Lago di Pilato tra storia e leggenda dei Monti Sibillini è sicuramente una delle attrazione turistiche dei monti Sibillini, nelle sue acque vive il Chirocefalo del Marchesone, un crostaceo branchiopode di ceppo asiatico, che va preservato. Il lago rischia però nuovamente di prosciugarsi, secondo le previsioni difficilmente arriverà in piena estate, ma a preoccupare di più è proprio la sorte del Chirocefalo. Abbiamo chiesto spiegazioni ad un esperto della zona Pietro Ripani, guida del Parco Nazionale dei monti Sibillini nonchè accompagnatore di media montagna. 


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«Ho partecipato a tutti i monitoraggi dal 90 fino ad ora, in precedenza li avevo sviluppati con il Cai – ci ha detto Ripani -, la situazione attuale del Lago è critica dovuta ad una grave carenza idrica, che è la conseguenza delle scarse precipitazioni nevose. Il bacino idrico è ridotto ad un terzo, la nostra preoccupazione è rivolta soprattutto alla salvaguardia del Chirocefalo del Marchesoni, le cui uova, quelle rimaste in acqua stanno iniziando a schiudersi».
 
«Ci sono uova che sono rimaste anche allo scoperto e che aspettano il ritorno dell’acqua e la temperatura idonea per schiudersi. 
Il livello dell’acqua è però basso e non è arrivato a coprire tutte le uova che quindi non nascono, anche se una buona percentuale può rimanere attiva anche per qualche anno, sperando che il livello si alzi» . 

La politica dell’Ente Parco
«E’ quella di aumentare le giornate in cui le guide si recano al lago per fare informazione e monitoraggio e quella di coinvolgere una più massiccia presenza dei carabinieri forestali. Sarà migliorata anche la segnaletica, tenendo conto delle problematiche ambientali e dell’unicità del luogo. Si cercherà di impedire il calpestio delle uova che stanno al di fuori dal laghetto, di non far avvicinare i visitatori alle sponde delle rive per preservare le uova del Chirocefalo e quindi evitare che vengano calpestate» 

La storia si ripete
«Già nel luglio 2017 il lago si era prosciugato, così come a fine agosto del 1990 . Nei giorno scorsi con il biologo Alessandro Rossetti dell’Ente parco mi sono recato sul posto proprio per per valute la situazione. Secondo i geologi dell’Ispra, istituto superiore per la ricerca ambientale, il Lago a seguito del terremoto del 2016 ha avuto un piccolo aumento nella perdita d’acqua dai fondali» 

Appello per preservare il crostaceo

«Chi si reca in gita al Lago deve comunque restare fuori del limite massimo dell’invaso proprio per non schiacciare le uova del Chirocefalo che sono attive anche per i prossimi tra anni. Il Chirocefalo va preservato perchè si tratta di una varietà unica e stranamente di ceppo asiatico. Ma non è l’unico sui Sibillini, c’è anche un altro Chirocefalo unico nel suo genere, si chiama Chirocefalo Sibillae ma è di ceppo europeo, che si trova nel lago effimero di Palazzo Borghese, si tratta di un laghetto che al momento è asciutto».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico