Esplosione con tre morti a Montalto Sindaco e dirigente rinviati a giudizio

Nell'esplosione di una bombola di gas a Montalto morirono tre persone
MOMNTALTO DELLE MARCHE - Il giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ascoli Rita De Angelis ha rinviato a giudizio il ...

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MOMNTALTO DELLE MARCHE - Il giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ascoli Rita De Angelis ha rinviato a giudizio il


sindaco di Montalto Guido Mastrosani e il dirigente dei servizi sociali Fiorenza Marinella, entrambi accusati, in

concorso, di omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime in relazione all'esplosione avvenuta il 13 dicembre del

2011. Quel giorno morirono Arnaldo Bartolini, 74 anni, Luigina Timo, 79 anni, e Maria Napoli, 81 anni, originaria di Vietri sul Mare. Unica sopravvissuta Diana Merlanghi di 72 anni, moglie di Arnaldo Bartolini che riportò comunque lesioni gravissime che ne resero necessario il ricovero all'ospedale Torrette di Ancona dove fu operata. Il processo inizierà il 15 giugno prossimo davanti al giudice Marco Bartoli. Era già da alcuni giorni che i residenti della zona segnalavano un forte odore di gas che fuoriusciva dall'abitazione dove viveva Luigia

Timo e dove avvenne l'esplosione che causò il crollo di gran parte della palazzina, dove abitavano le altre

persone coinvolte nello scoppio violentissimo.

Venne effettuato un sopralluogo da incaricati del Comune che non ebbe però seguito. Una negligenza che secondo il sostituto procuratore Cinzia Piccioni ricadrebbe sul sindaco e sul funzionario dei servizi sociali del comune di Montalto Marche che con la loro ondotta avrebbero "messo a repentaglio la pubblica incolumità". Respingono ogni accusa i due indagati ed anche per questo hanno scelto, di concerto coi rispettivi legali, di non chiedere riti alternativi per poter dimostrare in dibattimento la loro innocenza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico