Monsampolo, circuito troppo rumoroso Il kartodromo di Fenati ​finisce in tribunale

Il kartodromo
MONSAMPOLO - Doveva diventare il fiore all'occhiello della vallata del Tronto, un punto di riferimento per gli aspiranti centauri e per l’insegnamento...

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MONSAMPOLO - Doveva diventare il fiore all'occhiello della vallata del Tronto, un punto di riferimento per gli aspiranti centauri e per l’insegnamento dell'educazione stradale ai ragazzi. Per questo motivo il nonno di Romano Fenati, che porta lo stesso nome del campione di Moto Tre, ci ha investito fior di quattrini.  Stiamo parlando del kartodromo di Monsampolo del Tronto. Proprio grazie all'investimento della famiglia Fenati (circa mezzo milione di euro) il kartodromo con una pista di poco superiore al chilometro ha potuto riprendere la sua attività da alcuni anni. Oltre ai go kart l'obiettivo era quello di ospitare moto di cilindrata superiore. Inutile aggiungere che avendo la famiglia Fenati come titolare dell'impianto il kartodromo avrebbe probabilmente ospitato gli assi del motociclismo mondiale a cominciare da Valentino Rossi. Magari per un allenamento... "Avevo tutte le licenze e le autorizzazioni ma poi sono iniziati i problemi - ricorda con amarezza Romano Fenati - Il piano acustico dell'amministrazione comunale di Monsampolo del Tronto prevede il limite massimo di 75 decibel. Il kartodromo però è anche ai confini del comune di Spinetoli dove ci sono alcuni caseggiati molto vicini in linea d'aria al nostro impianto. Ma a Spinetoli, a differenza di Monsampolo del Tronto, il limite massimo è stato abbassato da settanta a cinquanta decibel”.Il contenzioso ora è finito in tribunale.
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Corriere Adriatico