Minacce e video hot da diffondere: sorvegliato speciale finisce nei guai

L'avvocato Alessandro Angelozzi e il tribunale di Ascoli
ASCOLI È accusato di minacce aggravate e di violenza privata nei confronti di una donna di 37 anni con cui aveva avuto una relazione sentimentale un ascolano di 51 anni...

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ASCOLI È accusato di minacce aggravate e di violenza privata nei confronti di una donna di 37 anni con cui aveva avuto una relazione sentimentale un ascolano di 51 anni accusato di averla molestata inviandole un gran numero di messaggi sul suo telefonino. Un comportamento che, secondo quanto sostenuto dalla pubblica accusa, avrebbe tenuto nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale.

 

A scatenare il risentimento del cinquantunenne sarebbe stata la decisione della donna di interrompere la loro relazione. Da lì sarebbe partita una lunga serie di minacce che avrebbe portato la donna a sporgere denuncia e anche riparo in una struttura protetta per paura delle possibili reazioni del suo ex.

I messaggi

I fatti si riferiscono al novembre del 2021 quando l'uomo, una sera inizia a mandare messaggi Sms con i quali senza mezzi termini le chiedeva di raggiungerlo per chiedergli scusa. Aveva anche continuato ad insultarla Se non l'avesse raggiunta avrebbe inviato un video hot dal contenuto esplicito al suo ex marito. E per indurla a fare ciò che chiedeva, le avrebbe inviato degli screenshot per dimostrare che effettivamente li aveva mandati ma avrebbe fatto in tempo a cancellarli se solo l'avesse raggiunto per le scuse. Quello non fu l'unico episodio.

Ce ne furono degli altri sempre dello stesso tenore e sempre utilizzando la minaccia di rendere pubblici i filmati che la ritraevano in atteggiamenti intimi. A questi poi seguivano altri sms contenenti insulti chiedendo di richiamarlo, anche quando la donna aveva deciso di spegnere il cellulare. Inoltre l'indagato, durante una discussione avrebbe preso le chiavi dell'automobile della donna e l'avrebbe lanciate sulla tettoia di una attività commerciale per poi prenderla per un braccio e costringerla a salire sulla sua auto. La donna riuscì a scendere ma a quel punto l'uomo le avrebbe impedito di chiedere soccorso con il telefono chiesto ad alcuni ragazzi che si trovavano nelle vicinanze, riportandola in macchina. La donna, assistita dall'avvocato Alessandro Angelozzi, ha sporto denuncia ed ora il cinquantunenne è stato rinviato a giudizio: il processo si aprirà il 4 marzo.

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Corriere Adriatico