Nuova centrale a biomasse La rivolta dei residenti

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MASSIGNANO - Presso il ristorante Il Contadino di Marina di Massignano si è tenuto un incontro pubblico, promosso da un comitato cittadino, sul tema delle centrali a biomasse. La discussione dell'assemblea aveva per tema un progetto presentato in Comune da privati per la realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse, nonché la comprensibile preoccupazione da parte dei cittadini per tutte le prevedibili conseguenze relative a inquinamento ed impatto ambientale che tale opera comporterebbe.


Si tratta di un impianto della potenzialità di 100 Kw elettrici e 220 Kw termici da collocare in una zona già altamente inquinata. Diversi gli interventi da parte di esperti, fra i quali il Dottor Gianni Vantaggi (medico Isde) il quale ha spiegato che nello specifico la pirogassificazione porta delle conseguenze per la salute, contribuendo all'inquinamento ambientale e alla diffusione delle malattie. "In casi come questi - ha dichiarato - un sindaco deve chiedersi quale sia l'impatto ambientale di un progetto del genere sul territorio, come cambia la qualità dell'aria e quali benefici -sempre che ce ne siano- può trarne la comunità". Presente, tramite videoconferenza, anche Federico Valerio chimico ambientale (e ricercatore presso Istituto nazionale di Ricerca sul Cancro di Genova) che ha affermato senza mezzi termini che a monte della diffusione di tali impianti vi sono "gli incentivi che generano facili guadagni" . A seguire, Luigino Quarchioni (presidente Legambiente Marche) ha definito l'impianto a biomasse "come un vestito su misura, non esiste un impianto ideale per tutti" e questo tipo d'impianto non è commisurato all'ambiente di riferimento.



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