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MARTINSICURO Un sogno che diventa realtà. Dopo anni di attese e speranze, al via la gara per il ponte ciclopedonale sul Tronto. Un’opera che legherà le due sponde del fiume, facendo sì che Martinsicuro diventi, di fatto, un prolungamento della Riviera delle Palme. Del resto a San Benedetto del Tronto mancano i grandi camping e villaggi e proprio questi sono, al contrario, il "plus" della costa truentina.
L’annuncio
Il primo a dare l’annuncio – del resto è stato tra coloro che più si è battuto per il ponte – è stato il sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, che si è tolto anche qualche sassolino dalle scarpe: «In questi mesi, mentre alcuni mettevano in dubbio la realizzazione dell'opera e si lamentavano dei ritardi, le istituzioni hanno continuato a lavorare affinché si ultimassero tutte le procedure necessarie.
Infine la nota del presidente Acquaroli: «Un ulteriore passo – commenta - per la realizzazione di un’opera pensata per essere sostenibile e favorire le esigenze delle comunità, attenta all’ambiente e alle condizioni di sicurezza del fiume». Un’infrastruttura il cui importo complessivo è pari a 3,5 milioni di euro. In omaggio alle locali marinerie, è stato disegnato un ponte con struttura a guscio appoggiato su quattro pile: due sul piede sterno di ciascun argine e due nelle aree di golena, come se fosse uno scafo in costruzione.
La durata
I lavori dureranno circa un anno e al fine di non arrecare disturbo all'aviofauna della Riserva Naturale Sentina, mentre proseguirà la realizzazione del ponte in officina, le attività di cantiere saranno sospese da metà aprile a metà luglio e l'inizio delle attività non avverrà prima delle 8:30. La pavimentazione sarà costituita da doghe di legno trattato, proveniente da piantagioni certificate, mentre i tratti dedicati alle bici saranno in terra stabilizzata, soluzione basata su una tecnologia ecosostenibile. Infine, per la fondazione delle rampe della ciclovia, si utilizzeranno materiali provenienti dai lavori di “riprofilatura golenale”, necessari per migliorare le condizioni di sicurezza idraulica del fiume. «Un esempio concreto – chiuse l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli – di come le infrastrutture possano coniugare principi legati allo sviluppo economico e sociale delle persone, con il rispetto dell’ambiente».
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Corriere Adriatico