Martinsicuro, latitante albanese si nascondeva in un condominio

Agenti della squadra mobile
MARTINSICURO - Gli agenti del commisariato di polizia di San Benedetto  hanno arrestato un latitante albanese, Indrit Demiri, 38enne, di Durazzo, condannato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MARTINSICURO - Gli agenti del commisariato di polizia di San Benedetto  hanno arrestato un latitante albanese, Indrit Demiri, 38enne, di Durazzo, condannato dalla  Corte di Appello di Ancona. Deve scontare una condanna a sette anni e sette mesi di reclusione per rapina, estorsione e sequestro di persona. Gli agenti del Commissariato di San Benedetto del Tronto e della Squadra Mobile di Ascoli Piceno lo hanno scoperto in un condominio a Villa Rosa di Martinsicuro e lo hanno bloccato. Il latitante, che non ha opposto resistenza, è stato condotto presso il Commissariato di San Benedetto e poi rinchiuso nella casa circondariale di Marino del Tronto. L'albanese utilizzava autovetture non intestate a lui e una scheda telefonica intestata ad un cittadino pakistano. Nella successiva perquisizione  nell'abitazione che condivideva con il fratello di 33 anni, pregiudicato, sono stati rinvenuti e sequestrati poco più di 6 grammi di cocaina (suddivisi in dieci involucri termosaldati), sostanza da taglio, una pianta di marijuana e un bilancino di precisione. I due fratelli sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Teramo per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico