Cinzia torna a vedere grazie a due donatori. La commozione: «Sono persone giovani e questo mi fa riflettere»

Cinzia con le due figlie
GROTTAMMARE -Tornata a vedere grazie ai suoi donatori. Qualche lacrima scende al pensiero che due persone sconosciute, di giovane età abbiano scelto in vita, di offrire una...

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GROTTAMMARE -Tornata a vedere grazie ai suoi donatori. Qualche lacrima scende al pensiero che due persone sconosciute, di giovane età abbiano scelto in vita, di offrire una parte di sé post mortem. Ma c’è anche il sorriso sulle labbra di chi conosce oggi il valore profondo della vita, fatto di gesti come quello della donazione di organi, tessuti o cellule.

 

Cinzia Tucci, originaria di Avezzano, ma residente a Grottammare, è una infermiera del servizio cure domiciliari marche sud presso l’ospedale di San Benedetto del Tronto, ha 55 anni ed è mamma di Michaela ed Elisa, due studentesse universitarie.

Proprio durante l’allattamento della sua seconda figlia inizia a capire che qualcosa non va, riscontrando man mano seri problemi alla vista. Cinzia si sottopone ai primi accertamenti finché arriva la diagnosi: si tratta di cheratocono bilaterale, malattia degenerativa che nel suo caso colpisce ambedue le cornee. Purtroppo lo stato avanzato della patologia suggerisce il trapianto.

Ma prima di tutto Cinzia deve interrompere l’allattamento per non aggravarsi ulteriormente: «Non è stato semplice all’inizio accettare questo percorso. Il primo trapianto l’ho eseguito a Pisa, l’altro a Forlì. Dalla diagnosi al trapianto possono trascorrere anni e la malattia compromette la tua vita quotidiana. Dopo il trapianto riacquisti ciò che avevi perso ed è una sensazione incredibile. Non conosco i miei donatori, so soltanto che sono due persone giovani e questo mi fa riflettere».

Cinzia come pure le sue figlie sono diventate donatrici Aido. Aido Marche è presieduta da Lucia Marinangeli. Si può esprimere il consenso alla donazione degli organi attraverso il sito web Aido ma anche al momento del rilascio o rinnovo della carta di identità. La Banca degli occhi è diretta da Massimiliano Corneli. I tessuti oculari non sono tutti idonei al trapianto. A livello nazionale almeno il 60-65% dei tessuti vengono scartati per varie ragioni, quindi c’è assolutamente bisogno di donare tessuti per poter selezionare quelli idonei al trapianto. 

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Corriere Adriatico